Di Salvatore Giambelluca il 16 ottobre | ore 12 : 17 PM
La legge di Stabilità approvata lo scorso venerdì dal Consiglio dei ministri non destina nulla dei maggiori fondi raccolti con l’asta delle frequenze alla banda larga e alle telecomunicazioni, come ha chiesto ripetutamente il ministro dello Sviluppo Paolo Romani.
Abbiamo altre priorita, spiega La Russa: “L’importo che ha superato la previsione viene distribuito al 50% a copertura del debito pubblico e per il 50% viene immesso in un fondo che andrà a diminuire i tagli ai ministeri con priorità per i comparti sicurezza e difesa”.
Un grave danno. Lo ha definito così Romani con un comunicato stampa: un grave danno sottrarre risorse alla banda larga e alle telecomunicazioni, confermando apertamente lo scontro con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Da 800 milioni di euro a 100 milioni, divisi equamente tra finanziamento statale e cofinanziamento regionale.
Situazione in mano ai privati. Ancora una volta quindi, la questione della banda larga viene accantonata e ritorna in mano agli operatori privati. Nuovi incontri sono previsti con MetroWeb e gli operatori Telco nazionali per un nuovo piano ADSL.