Magazine Diario personale
Più aderente e fedele alla realtà.La data del trasloco definitivo si avvicina e chi c'è già passato sa che gli ultimi giorni sono i più concitati, pieni, distruttivi, imprevedibili, tragicomici in assoluto. Ecco io parte di questi giorni - e precisamente la scorsa settimana - l'ho passata alone. Nina Da Sola a fronteggiare le insidie e le trappole disseminate nella Foresta Incantata di Cambiocasa. Ah! Come una moderna eroina di una favola urbana, underground.What about Lui? Lui lo hanno spedito lontano, in missione, a salvare il mondo (leggi: viaggio di lavoro). Nel momento in assoluto meno indicato, direi. Ma - ehi - ce l'ho fatta, sono sopravvissuta e ho superato me stessa, cioè i miei limiti. Quando il dovere chiama Nina c'è. E' affidabile, puntuale, precisa, organizzata, efficiente. Tutto sotto controllo. Non è un caso se mia madre mi chiamava 'Qui Agenzia Nullasfugge', parafrasando Topolino.Il crollo psicologico ed emotivo arriva dopo, in genere.
Al suo rientro Lui ha trovato una Nina euforica, lanciatissima e sul pezzo. Con immenso stupore mi confessava che si aspettava invece una Nina mogia, sfinita, stancamorta, vista la mole di cose che mi erano girate tra le mani (e qui mi sono visualizzata come una giocoliera con le palline). Non ne ho fatta cadere manco una. Incredibile. Tuttesane, tuttapposto. Ma poi è successo che in meno di qualche ora - la trasformazione è avvenuta nella notte - la Nina Acrobata si è trasformata in una cosa molle e informe, piagnucolante, che produceva fiumi e fiumi di lacrime, copiose come un diluvio e mugugnava cose deliranti di questo tipo:- E' stato difficile, è stata dura, da sola...tu non c'eri...tante cose da tenere insieme...e gli operai...i ritardi...decisioni importanti da prendere...senza luce...non ce la faccio a stare dietro a tutto...sono stanca, non riesco...perdo i pezzi...ieri ho scordato la spesa in macchina si è rovinato tutto... -Mentre Lui cercava di calmarmi, di farmi presente che - ehi sono tornato, mi vedi? Sono qui. Ora ci sono io, puoi lasciarti andare, appoggiarti, ora puoi contare su di me -E a questo punto mi sono concessa di esplodere e sputare fuori tutto:- Il fatto è che io...Voglio Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaa -Ebbene si, gente, mi sono sentita così piccola e indifesa senza la mia mamma. Certi momenti era tutto ciò che volevo al mio fianco: più del mio uomo, La Mia Mamma. Non facevo che pensare che se ci fosse stata lei a sostenermi in questi giorni, lei con cui smezzare, lei coi suoi consigli da ascoltare, o da ignorare, lei che nei momenti più significativi e importanti, quelli di grossi cambiamenti, quelli che il primo pensiero è - adesso chiamo mamma, non vedo l'ora che lo veda - lei che non può esserci per me. Non più. E mi manca quella condivisione di Cose Importanti. Mi manca il suo sguardo su di me. Il suo riconoscimento, il suo apprezzamento.Ho 34 anni e sento il bisogno di una voce materna che, con orgoglio smisurato, approvi i miei passi, le mie scelte.Sarà così per ogni Grande Evento?
Però nel frattempo sono arrivati il letto e l'armadio, la camera inizia a prendere forma, una delizia.E poi ho pulito tutto, ho tolto il grosso, la polvere di cantiere, come la chiamano gli addetti ai lavori.E ho chiamato 200 volte l'Enel, per avere conferma che la pratica fosse andata a buon fine, come dicono loro. E invece niente, ho rispedito l'istanza ben tre volte tre, mica una e non si capisce perché non ci allacciano la corrente visto che è dal 18 che abbiamo fatto richiesta.Houston abbiamo un problema, adesso si che ce l'abbiamo.Quando hanno portato l'armadio è stata una mezza tragedia. Il sole scendeva lentamente mentre i tipi lo montavano cercando di fare più in fretta che potevano e la mia ansia saliva toccando vette da capogiro. Il buio avrebbe decretato la fine dei giochi, ma non del montaggio, pagato invece per intero. Fortuna che mi ero fatta lasciare la prolunga dall'amico pittore, da collegare alla presa condominiale, fortuna che io - lungimirante e terrorizzata - ne avevo portata un' altra che non si sa mai. Fortuna che ho scoperto di avere una vicina davvero disponibile e gentile, che mi ha rifornito di lampade da tavola e abat-jour, con una premura da mamma (auuuuuuuu).Fortuna anche che esistono le amiche come Ti che dopo il lavoro passano, anche se non si sentono bene, per vedere se hai bisogno e si premurano di portarti altre due lampade da scrivania. Così l'ho scampata e l'armadio è sano e salvo, soprattutto intero.Il letto invece non l'ho potuto far sistemare subito in camera, perché i lavori del muretto doccia e del parquet, che dovevano finire martedì, si sono prolungati, a singhiozzi, fino a venerdì. C'è stato un ritardo ingiustificato che mi ha un po' sballato i piani (e i maroni), ma questa è un'altra storia, acqua passata ormai.E oggi allacciano il gas. E giovedì mattina portano la cucina. E soprattutto Lui è tornato per restare, non sarò sola.
E io? Come mi sento? Come un treno lanciato, che corre libero sul suo percorso segnato. Come il panorama che sfreccia davanti agli occhi quando guardi dal finestrino e di tanto in tanto riesci a distinguere una forma, qualcosa di riconoscibile. Per il resto è tutto striato, con la scia. Ecco si, mi sento così grosso modo: sono il treno in corsa e il paesaggio che sfuma. Ma sono anche il passeggero, che si muove e si sposta pur stando fermo. Che si addormenta in un paese e si risveglierà in un altro. Mi sento in un non-luogo, non appartengo più al vecchio scenario, ma non sono ancora entrata nel nuovo. Ma ormai ci siamo, il count-down non mente: Cinque Giorni Ancora.Se sua altezza Enel ci concederà la grazia, andrà tutto liscio, altrimenti...non ci voglio pensare.
Quando mia mamma mi vedeva sovrappensiero, assente, aveva l'abitudine di descrivere la cosa citando i versi di un'opera teatrale: Paggio Fernando, perché mi guardi e non favelli? Il tuo cervel, dio lo riposi, è in tutt'altre faccende affacendato! Ecco il mio cervel - dio lo riposi -vorrebbe addormentarsi e svegliarsi che è già sabato. Il mio cuore invece, che è più freakkettone, vede la bellezza ovunque.Ma c'è anche La Paura, che ogni tanto fa capolino. Sono un po' spaventata, sissì, ora l'ho detto.
Torno alla moltitudine di cose da fare, il fatto è che mi chiamano tutte insieme e ogni volta non so bene da dove partire, da dove cominciare e perciò chiudo il post nello stesso modo in cui l'ho aperto, con il medesimo dilemma amletico: da dove inizio? Credo che improvviserò. Ad Minchiam è la mia risposta definitiva.Accendeteemiii!
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Quel che resta del viaggio – guida rapida su Melbourne e Victoria
In preda a un jet-lag che mi fa addormentare alle dieci della sera e svegliare alle sei del mattino, ho ripreso la mia vita a Barcellona. Sono scesa dall'aereo... Leggere il seguito
Da Giulia Calli
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Il regime alimentare dei filosofi dell’antichità
E certamente non furono degli sciocchi coloro che istituirono i Misteri: e in verità già dai tempi antichi ci hanno velatamente rivelato che colui il quale... Leggere il seguito
Da Bloody Ivy
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Crema mani Kaloederma
Buongiorno Fiorelline!Oggi vi voglio parlare di una crema, che ha voluto comprare mio marito per lui, ma che poi ha passato a me perchè non si è trovato! Leggere il seguito
Da Fiorellina84
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Reato di tortura
Da: Treccani.it Tortura Il termine tortura (dal latino tardo tortura, propriamente "torcimento", da torquere, "torcere"), dal significato etimologico, di... Leggere il seguito
Da Ritacoltellese
DIARIO PERSONALE -
Viva la Vita liberata (dai pregiudizi, non dall'abbronzatura)
A maggio vi ho presentato la Trystal Minerals di Vita Liberata, una cipria minerale autoabbronzante. Vi avevo promesso di tornare a parlarvene quando me ne sare... Leggere il seguito
Da Hermosa
DIARIO PERSONALE, LIFESTYLE -
Ma l’estate va e porta via con sé anche il meglio delle favole
Gli esami di Stato sono in pieno svolgimento, mentre milioni di italiani sono alle prese con l’allocazione della prole causa chiusura scuole. Insomma, è... Leggere il seguito
Da Iomemestessa
DIARIO PERSONALE, PER LEI, TALENTI