Il maestro del ninja movie copia-e-incolla Godfrey Ho cambia di nuovo pseudonimo e, credeteci o no, cambia contemporaneamente il modo stesso di concepire la sceneggiatura! Sotto lo pseudonimo di “Wallace Chan” infatti, lo sconclusionato regista riesce a creare un film con trama lineare e coerente, evitando così di confondere lo spettatore con personaggi e argomenti che – proprio come i suoi ninja – appaiono e scompaiono senza preavviso. In più le due storie su cui è solito dividere la trama sono incredibilmente collegate l’una a l’altra e si intersecano perfettamente secondo una logica narrativa: l’unico problema è che sembrano ideate da un bambino.
La storia ci racconta di un gruppo di poliziotti e agenti dell’Interpol che deve scovare un traffico di organi internazionale gestito da una multinazionale del crimine. Quest’ultima, però, più che una mega organizzazione criminale sembra la “banda delle piccole canaglie”, visto che si riunisce in una specie di scantinato, contrassegnato da uno stemma talmente infantile da far sembrare i distintivi degli scout simboli Yakuza. La sfortuna vuole che il capo di quest’organizzazione malavitosa sia un ninja e che quindi, in virtù di ciò, sia assolutamente imbattibile ed immortale. Ma proprio quando tutto sembra perduto ecco giungere il colpo di scena: anche uno degli agenti di polizia è un ninja! Quindi potrà sfidare il malvagio capo della banda in un duello finale in cui ogni legge spazio-temporale verrà violata. Trovata filmica che evolverà fino al delirante finale, quando l’agente-ninja punterà le dita a mò di pistola verso il boss cattivo per farlo deflagrare come un’anguria imbottita di petardi (sic!).
Due cose assolutamente da segnalare di Ninja scontro finale: la mendace locandina originale su cui è riprodotto, oltre ad un uomo di colore con la cerbottana che non c’entra nulla con la sceneggiatura, un simil-Stallone in versione Cobra che mai e poi mai si vedrà nel film, ma a cui è stato affidato l’arduo compito di ingannare gli sprovveduti acquirenti di VHS anni ’80 che pensavano di aver noleggiato un film con Sylvester Stallone e gli attori sosia che incontreremo durante la storia, tra cui un Nino Manfredi orientale che durante la visione, ci scommetto qualsiasi cosa, sarà oggetto di imitazioni e battute con i vostri amici.
Perciò datemi retta: se volete passare una serata indimenticabile con gli amici con cui da piccoli amavate improvvisarvi micidiali combattenti orientali, la visione di Ninja scontro finale è praticamente d’obbligo.