Magazine Attualità

NO – I giorni dell’arcobaleno: recensione

Creato il 09 giugno 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

No – I giorni dell’arcobaleno è un film presentato in sordina al Torino Film Festival, approdato nei cinema ad inizio maggio. La storia no-i-giorni-dell-arcobaleno dello slogan che distrusse Pinochet. Il dittatore cileno infatti, pressato dall’opinione internazionale, per legittimare il proprio governo fu costretto ad indire un referendum. E perse.

Quattro milioni di cileni dissero NO alla dittatura, e molto fu fatto dalla campagna pubblicitaria ideata da Eusebio Garcìa, interpretato da un meraviglioso Gael Garcìa Bernal (“I diari della motocicletta”, “La mala educaciòn”) dallo sguardo mesto ma bruciante di ideali.

Attraverso la costruzione della campagna si intravede anche parte della vita del protagonista, un figlio piccolo che deve proteggere dalle minacce, ed una compagna, dalla quale è separato, dissidente e sempre in galera. Uno spaccato di una realtà che spesso ci dimentichiamo essere molto vicina.

Ammetto, sinceramente, di non essere stata colpita da subito dal film. Certo la vicenda mi appassionava, e nutro un grande amore per Bernal, però appena calato il buio in sala, e visti i primi fotogrammi, ho pensato ad un montaggio molto macchinoso e non efficace. A poco a poco però mi sono lasciata trascinare anche io; è indubbiamente un film che ti porta lontano.

Questo film insegna a credere fortemente in un ideale e pensare che con l’immaginazione si possa combattere molto più efficacemente che con la violenza e le bombe.
Narra di come la pubblicità possa essere utilizzata a fin di bene ed essere portatrice di valori forti e giusti, non solo un mezzo per massificare e globalizzare il pensiero.

Articolo di Silvia Cannarsa


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :