I fatti che destano maggiore attenzione nel Tg de La7 sono la presa di posizione del Presidente Napolitano che non incontrerà i sindaci del NoTav e il nuovo smacco per il Pd alle primarie di Palermo.
Toni duri quelli usati dal capo dello Stato sulla questione dell’alta velocità il quale atteso a Torino, spiega che non ci sarà il faccia a faccia con i sindaci No Tav. “Non posso aderire a incontri in cui si discutano decisioni come quelle relative alla linea Torino-Lione: decisioni che non mi competono”. Il Presidente della Repubblica ci tiene a sottolineare che “l’espressione del sacrosanto diritto al dissenso su qualsiasi scelta e decisione politica e di governo, deve escludere il ricorso a violazioni di legge, violenze, intolleranze e intimidazioni”.


È una storia già vista, ma stavolta sembra peggiore. La sconfitta a Palermo di Rita Borsellino, a cui Pier Luigi Bersani aveva personalmente chiesto di candidarsi alle primarie, innesca una reazione a catena. “le primarie non sono un pranzo di gala” dice il leader del partito ma, a tutti le sua parole ricordano la favola della volpe con l’uva.
E’ soprattutto Enrico Letta a dare il via al fuoco della bufera che si trasferisce ai piani alti del governo, fa male la vittoria dell’ex dipietrista. Un pasticcio quello palermitano che diventa subito nazionale dopo che Letta afferma “che i palermitani, vogliono altro, un accordo di altro genere, che guardi al centro. E’ cambiato tutto, dopo Monti nulla è come prima. Le alleanze e il futuro si costruiscono sulle cose da fare”.
