Manifestazioni a Chiomonte, Torino e Milano a sostegno del movimento No Tav. Palloncini rossi e bianchi a cui è stato legato lo striscione ‘No Tav liberi’ sono stati liberati nell’aria davanti al cancello posto a protezione del cantiere Tav. Il gesto è stato salutato con un applauso dei presenti. Solo a Milano qualche piccolo “fuori programma”.
(tempi.it)
Si è conclusa così la manifestazione promossa dal movimento No tav in occasione della giornata di mobilitazione nazionale contro la Tav caratterizzata da presidi e cortei in tutta Italia. Il corteo partito da piazzale davanti la stazione si è snodato lungo la statale, ha percorso il centro storico del comune valsusivo, fino a raggiungere la centrale. La manifestazione si è svolta pacificamente. Al termine, davanti al cantiere, sono state lette alcune lettere scritte dal carcere dai quattro attivisti No tav.
Liberato nell’aria, lo striscione ha oltrepassato il cancello è volato nel cantiere mentre alcuni suonatori di tromba hanno intonato ‘Bella ciao’. Poi la conclusione della manifestazione, del tutto pacifica, con una parte dei manifestanti che è salita per una passeggiata lungo il sentiero che attraversa le vigne e che porta alla Maddalena. Mentre qualcun altro ha dato vita a una estemporanea battitura dei guard rail lungo la strada che riporta nel centro del paese.
A Torino, invece, presenti diverse centinaia di persone sono confluite in piazza Castello. Tante le bandiere con il treno crociato e gli striscioni di opposizione all’opera e sostegno ai quattro attivisti in carcere con l’accusa di terrorismo. Tra le bandiere anche quelle di Cub, Sinistra Antagonista, Cobas, Usb, Rifondazione Comunista, No Muos, No Inceneritore e dei movimenti di lotta per la casa.
A Milano, “Terrorista è chi devasta e saccheggia i territori” è la scritta in rosso che campeggia sullo striscione su fondo nero che ha aperto il corteo nel capoluogo lombardo. Oltre 500 persone erano presenti in piazza XXV Aprile dove i manifestanti si sono dati appuntamento prima di sfilare per le strade e raggiungere il carcere di San Vittore. Diverse le bandiere con la scritta No Tav e gli striscioni con cui si chiede di sospendere la Tav. Gli organizzatori del corteo tengono lontani fotografi e telecamere a cui è stato impedito di sfilare all’interno del corteo. Il numero dei partecipanti ha sfiorato il migliaio di persone, tra le quali i rappresentanti dell’organizzazione No Expò e di altre associazioni che sono contrarie alla costruzione di infrastrutture che ‘violano’ i territori. I manifestanti hanno raggiunto il cimitero monumentale per poi, dopo avere attraversato la città, arrivare il carcere di San Vittore. Durante il tragitto un paio di manifestanti sono saliti su una gru per appendere lo striscione con la scritta ‘No Tav liberi’. La gru si trovava a pochi passi dal museo Monumentale di Milano dove da tempo sono in corso i lavori per la metropolitana, un’opera che i manifestanti contestano. C’è stato anche un altro fuori programma del corteo. Una volta raggiunto Largo Cairoli, un piccolo gruppo di manifestanti si è scagliato contro la rete di protezione dell’ingresso di una costruzione espositiva per Expo 2015. Dopo aver lanciato alcuni petardi all’interno della struttura e aver tentato di sfondare l’ingresso chiuso con un lucchetto, i manifestanti hanno ripreso il cammino per raggiungere San Vittore, senza far intervenire la polizia.