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No Tav violenti? “Colpa dei centri sociali”

Creato il 05 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
No Tav

Photo credit: Daniele Butera / Foter / CC BY-SA

No Tav violenti e facinorosi? È colpa dei centri sociali. L’Askatasuna e compagnia bella sono la vera e propria “base logistica delle azioni di guerriglia”.

È questo il pensiero di Agostino Ghiglia, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. Lui, che per 17 è stato consigliere comunale a Torino, si rivolge direttamente al sindaco Fassino con toni quantomeno provocatori:

“Oggi voglio lanciare una sfida al sindaco. Caro Piero, metti all’ordine del giorno, come primo punto del prossimo consiglio comunale, la chiusura dei centri sociali. Se no continui a predicare di essere contro la violenza, ma di concreto non fai mai nulla”.

Nel giorno in cui un pacco bomba viene recapitato alla sede del quotidiano torinese La Stampa (all’indirizzo del giornalista Massimo Numa, acerrimo nemico degli attivisti valsusini), Ghiglia espone la sua teoria per tagliare le gambe al movimento No Tav. L’essenziale è spazzare via il “giro di delinquenza” che bazzica nei centri sociali torinesi. Questo basterebbe a risolvere ogni problema?

“Non dico questo, ma da qualche parte bisogna pur iniziare – spiega il coordinatore in un’intervista esclusiva a Retrò Online –. Ci si riempie la bocca con la tolleranza zero, e allora che tolleranza zero sia. Lo sanno tutti che la maggior parte dei No Tav arrestati e denunciati provengono dall’Askatasuna, quei luoghi sono un covo di pluripregiudicati. Il sindaco dovrebbe prendere carta e penna e scrivere al questore, chiedendo lo sgombero immediato dei centri sociali”.

Perché Fassino non lo fa? Perché non lo ha mai fatto, né lo hanno fatto altri prima di lui? La risposta, secondo Ghiglia, è molto semplice.

“La giunta Castellani, poi quella Chiamparino, ora quella Fassino, hanno sempre temporeggiato per non perdere l’appoggio dei gruppi di estrema sinistra con cui governano. Sono tenuti sotto scacco costantemente”. E pensare che in giro circola voce che l’estrema sinistra non esista più… Ma Ghiglia è sicuro: “Io conosco l’attuale sindaco di Torino, e lo stimo. So che lui è il primo nemico dei facinorosi e dei violenti. Il suo problema è che non ha libertà di ‘movimento’: la frangia più estrema della sua maggioranza lo blocca”.

Hai capito, Piero? Qui pensano che tu conti come un due di picche…


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