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Non avere paura del buio

Creato il 06 marzo 2012 da Cobain86
Non avere paura del buio (2011)

Non avere paura del buio (2011)

Remake di un film omonimo del 1973, Katie Holmes si lancia in questa rielaborazione abbastanza inquietante (come realizzazione, soprattutto): buona lettura!

Trama
Un padre separato porta figlia e amante in una villa sperduta per ristrutturarla. La bambina rompe un forno in ghisa e da esso sbucano delle pantegane con la gobba, ovviamente affamate di nuovi “clienti”, in modo da aumentare la loro popolazione.

Realizzazione
A parte per la scena iniziale ambientata nel 1800, abbastanza schifosa, il resto del film è abbastanza sciatto e, più che scatenare terrore, scatena un’inarrestabile voglia di lanciare il DVD fuori dalla finestra. La bambina è molto calata nella parte e si salva, il padre è un mezzo imbecille e Katie Holmes (unico nome di rilievo oltre a Guy Pearce) risulta abbastanza anonima.
Sembra di vederla in uno dei tanti episodi di Dawson’s Creek, rimane l’adolescente spaurita e vogliosa di pippe mentali più che la “donna” e compagna del curioso genitore che va in caccia di ville sperdute nella brughiera. I mostriciattoli, seppur ben realizzati graficamente, sono abbastanza tristi e patetici e più che spaventare fanno schifo: sembrano pantegane in putrefazione.

Giudizio
La crisi hollywoodiana punta a realizzare prodotti “sicuri”, ripescando dall’immaginario collettivo pellicole ormai morte e sepolte. Il problema, casomai, è renderle accattivanti ed interessanti oggi, considerando che spaventavano e terrorizzavano negli anni ’70. Inoltre, giusto per buttarla sul patetico, nella versione originale la persona coinvolta era una donna adulta e qui una bimba innocente. La noia prevale, lo schifo rimane e il finale lascia un po’ perplessi. Un remake che poteva essere evitato, penoso anche al botteghino (hanno speso 44 milioni di dollari per incassarne 46, 2 milioni in più). Il suo posto è lo scaffale della videoteca, fidatevi. Se lo trovate a 2 euro prendetelo, quello è il suo prezzo.

Voto: 4/10

Marco


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