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Non basta l’erba di Pontida

Creato il 20 giugno 2011 da Spagnuoloirene

Non basta l’erba di PontidaLa Lega abbaia ma non morde.

D’altra parte i partiti hanno le batterie scariche e la Lega non si sottrae alla decadenza generale: sono più rappresentativi i movimenti, le associazioni, le istanze della rete, la voce della piazza.

Discutere di trasloco dei Ministeri è un po’ come perdere la testa per decidere dove posizionare il salotto o la cucina prima di aver costruito la casa.

Sembra una di quelle manovre di distrazione con le quali il nostro Paese ha una certa dimestichezza purtroppo. Ma arrampicarsi sugli specchi oggi è più che mai stucchevole. Non riesco a comprendere cosa ne pensi davvero il “popolo della Lega”, credo però che bisogna sottovalutarlo molto per dare credito all’ipotesi che non veda l’ora di avere qualche pezzo di istituzione romana in casa. I bisogni diffusi sono ben altri, al nord come al sud, questo è troppo evidente per essere messo in discussione. Temo dunque che lo scollamento della politica dalla realtà abbia ormai raggiunto livelli irrecuperabili.

Qualche sostenitore intervistato ha dichiarato che Berlusconi è il male minore, non c’è alternativa, la Lega è costretta all’alleanza con il Pdl. Non è una meravigliosa notizia per la sinistra. Ma non lo è neanche per il nostro Premier, minestra mangiata per non saltare dalla finestra.

Accidenti, Roma è ladrona ma il potere è un’attrazione troppo ghiotta per muovere la fierezza e la dignità delle idee e dei valori. La Lega ingoia il rospo, ancora.

Ma ho la sensazione che i leghisti non subiscano più il fascino delle promesse, dei cori, delle salamelle e dei proclami celoduristi di secessione, federalismo e affini.

Tutti i settori economici sono in crisi e il nord sa benissimo quanto vacilla il benessere. Non c’è più forza, non c’è più ricchezza. E c’è un’infiltrazione criminale e affaristica che ha succhiato energie, risorse e ordine. uQuesta è la verità. E la Lega è qui da troppi anni per non averne esatta cognizione…

Il tira e molla tra schieramenti, leader e fazioni sembra proprio un gioco cinico sulla nostra pelle. Forse devono coprire, spartirsi ancora qualcosa, tamponare, rinviare, trovare escamotage. Un Paese intero urla l’urgenza di onestà e volontà di risolvere i problemi che soffocano il presente e il futuro e a destra e a manca regna una spaventosa inadeguatezza.

Mi auguro che non arrivi un tempo così buio da travolgere tutto e tutti. Eppure potrebbe anche essere l’unica soluzione…


20 giugno 2011 
Autore: Irene Spagnuolo

 

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