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Non basta la rateizzazione della polizza per contrastare la crisi

Creato il 27 marzo 2014 da Molipier @pier78
Non basta la rateizzazione della polizza per contrastare la crisi

Pareva l’uomo di Colombo quello relativo alleassicurazioni rateali pagate a rate, e che doveva contrastare la crisi finanziaria che tutti gli italiani stanno patendo. Ma non era certo una novità questa: i premi rateizzabili sono sempre esistiti si può dire, e basti pensare alle polizze mediche, infortuni, vita e polizze sulla casa. Le compagnie assicuratrici però, hanno pensato bene (secondo loro per venire incontro alle difficoltà dei propri clienti che devono pagare sempre costosi premi) di ampliare il raggio delle possibilità rateali, includendo la polizza auto.

La ragione è molto semplice: i costi delle polizze in Italia sono altissimi e se fino a qualche anno fa il loro pagamento risultava tollerabile sia perché c’era un altro andamento economico e sia perché i costi erano ancora ‘umani’, oggi –complice la crisi- il pagamento della polizza è un salasso che non tutti accettano a cuor leggero. Le compagnie assicuratrici si sono guardate bene di pensare alla benché minima riduzione ma hanno semplicemente scartato a priori il problema concedendo una rateizzazione che null’altro è che un prestito finalizzato alla copertura del pagamento della polizza. Inutile dire che per ottenere questo benefit (sic!) il richiedente deve essere dotato di una documentazioni che attesti il suo reddito che deve essere certo e, in mancanza di questo elemento, non si potrà godere della rateizzazione.

Alcune compagnie poi, chiedono parallelamente l’emissione e l’attivazione di una carta sulla quale far cadere le rate mensili (ad esempio Genertel chiede una Visa che presenta un costo di emissione di 25 o 30 euro a seconda delle caratteristiche sulla quale far cadere 10 rate previste a tasso zero) mentre altre si limitano a maggiorare l’importo da loro finanziato di un 6/7%. Cattolica Assicurazioni chiede una maggiorazione complessiva del 5% (sempre pagabili in 10 rate) mentre Fineco con una polizza Direct Line concede 12 rate complessive ma si deve essere titolari di un conto presso di loro che si può attivare istantaneamente anche per un solo anno e senza aggravi di sorta e, anzi, godendo dello sconto di ben due mesi di assicurazione (pari circa al 17%).

Ma a parte la promozione Direct Line con Fineco –l’unica che appare conveniente per via dei due mesi di bonus sconto che si ottengono- le altre compagnie che hanno abbracciato la filosofia della rateizzazione, si pongono alla stregua di società finanziarie e quindi l’aria che si respira è quella di una risposta troppo fragile (diremmo inconcludente) alla crisi e al fenomeno dei tagliandi contraffatti.

Magari sarebbe stato meglio cercare di abbattere il costo delle polizze RC auto piuttosto che gettare fumo dentro gli occhi degli automobilisti anche se Ania fasapere che le assicurazioni calerannoperché molti utenti hanno abbandonato l’uso della propria vettura facendo calare così i sinistri e sollevando le compagnie assicuratrici in parte, al pagamento dei rimborsi stornando in questo modo, una pesante voce che contribuiva a far lievitare il prezzo delle polizze.


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