Romanzo che racconta una storia vera ambientata a Sarajevo durante la guerra degli anni Novanta del secolo scorso.
Marco, che è appena uscito da un matrimonio, accetta di andare a fare l’inviato a Sarajevo. Là si “innamora” a prima vista di una bambina dell’orfanotrofio e la storia narra delle vicende che deve attraversare per portarsela in Italia e farne sua figlia.
Romanzo molto polite, che non dà spazio al sensazionalismo né alle descrizioni drammatiche. Il cataclisma della guerra c’è, ma non si indulge su sangue, arti amputati, bambini sventrati.
Visto che ho appena finito di leggere un saggio sulle relazioni amorose, riporto qui un passo del romanzo di Di Mare che non parla strettamente della guerra jugoslava, ma del matrimonio che è andato a quel paese (un altro tipo di guerra, se vogliamo:
Mentre filtrava le scorie dei suoi ultimi anni, si chiese per quale ragione alcune donne spendano buona parte della loro vita cercando di cambiare la persona che hanno accanto. E spesso ciò che maggiormente detestano è proprio quello che un tempo le attraeva di più.