Non è così che se ne andrà. Il Celeste. Formigoni, che messo all’angolo del Pirellone, dopo l’uragano di scandali e inchieste piovute sulla sua giunta, a seguito delle dimissioni presentate dagli assessori leghisti ha lanciato la sua fatwa:
“I leghisti devono decidere: fanno parte di questa alleanza che è nata tre anni fa contemporaneamente in Lombardia, in Veneto e in Piemonte o se ne sfilano? Se si sono sfilati si mettono in una posizione esterna e sarà Formigoni con il Pdl a decidere il da farsi, andremo a elezioni con una giunta guidata da Formigoni e assessori completamente nuovi e ovviamente tutto ciò avrà conseguenze anche in Veneto e Piemonte, perché le tre giunte sono figlie dello stesso accordo politico”.
Insomma, anche se la giunta cadesse tornerebbe a ripresentarsi alle elezioni con una giunta guidata da lui stesso. Proprio alla poltrona non ci rinuncia. A costo di scatenare una guerra su più fronti con Maroni & Co. Pidiellini allo sbaraglio.