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Non fatevi infinocchiare

Creato il 11 gennaio 2013 da Marcopress @gabbianone

E’ già scritto tutto su Twitter (siete fantastici! Twitter batte Fb per ko tecnico), ma ho appunti sparsi in testa. Non guardando la tivvù (ho scoperto ieri sera che la trasmissione si chiama “Servizio pubblico”, pensavo “da Santoro”, più o meno come “da Pieri Mortadele”), interessato nulla del concomitante programma di cucina (non ne seguo uno da quando Raffaella Carrà contava i fagioli), non ho potuto esimermi dall’assistere al match Berlusconi-Travaglio.
Santoro, da subito, ha pensato bene di fare l’arbitro. Un pippone iniziale che nemmeno Caressa per Roma-Lazio, una discreta reattività sul caso Dumbo sollevato dal Cavaliere, ma ha gestito la vicenda come un Rodomonti qualsiasi: cartellini gialli troppo in ritardo e la partita è degenerata.
Considerazioni sparse.
Non male la biondina: il miglior quarto uomo possibile.
Berlusconi palesemente sedato e, di conseguenza, lucidissimo.
Lionella, Lorella, Luisella o come minchia si chiama palesemente non sedata. Poi, alla Bersani, l’hanno “silenziata”.
La Merkel è una culona inchiavabile.
Travaglio palesemente sotto tono, stanco dopo vent’anni in sala d’aspetto.
Riassunto: il giornalismo è finito. Wikipedia è più che sufficiente per stendere un pezzo. Berlusconi già lo sapeva e aveva piazzato l’Editto bulgaro: perché spendere tanto per un giornalista mediocre? Lo sapeva anche Santoro, che ha pensato bene di cambiare mestiere e fare un corso di attore. Nemmeno male, ieri, al saggio finale.
Va dato anche conto del risultato finale. E’ finita 136-57, come il Dream Team su Cuba a Barcellona ’92. Lo Bello trasformato in Arabajan (il bulgaro!!! svelato il complotto! Questa è colta, nemmeno su Wiki) non ha potuto fare altro che scrivere a referto.
Ah, il 24 febbraio si vota per le politiche.



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