Nell’attesa che “In nome del Popolo Italiano…” qualche Rappresentante delle Istituzioni censuri taluni comportamenti del Presidente della Regione Siciliana. On.le Raffaele Lombardo, sia sul piano personale che su quello politico, è lo stesso Lombardo, in via preventiva, a mollare un sonoro ceffone a qualcosa come 27 milioni di cittadini italiani che chiaramente si sono pronunciati, attraverso il recente referendum abrogativo, CONTRO la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Dopo tante giravolte e inversioni a “U”, la dismissione dell’Ast e la sua totale privatizzazione era giunta quasi al traguardo ma “l’incidente” del risultato referendario aveva bloccato tutto a meno di futuri capovolgimenti della volontà chiaramente espressa dalla stragrande maggioranza degli Italiani che sanno bene che il pubblico non è che vada tanto bene ma che il privato è ancora peggio….
L’ha fatto attraverso la Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana spiegando che, in applicazione di una Legge della Regione Sicilia, “per il momento” l’Ast spa rimane Azienda Pubblica ma ciò non toglie che, poco per volta, la stessa non possa diventare Azienda mista, cioè sia pubblica che privata, attraverso l’immissione in Società di Soci privati. In buona sostanza, ha lasciato una porticina aperta a qualche amico imprenditore perché possa continuare a essere azionista di minoranza in una Società Regionale non più interamente pubblica e che, a nostro avviso, a questo punto non potrebbe più fregiarsi del logo della Regione Siciliana.
In questo contesto (altro che lavoratori Ast tranquillizzati…..) il Dr. Antonello Montante, “padrone” della Jonica Trasporti al 49%, anziché essere “liquidato” da Ast spa ed invitato a riprendere le proprie attività di costruttore di biciclette ed ammortizzatori, si avvia ad essere, nel caso la Jonica Trasporti, costola della stessa Ast venisse reintegrata nello scheletro (sì, perché di polpa non ce n’è più) della Società che l’ha partorita, resterebbe nell’orbita della proprietà dell’Ast in attesa di tempi migliori perché possa acquistarla del tutto. Un bel colpo davvero, per un investimento iniziale stratosferico di 75.000 euro….
A noi sembra un’operazione “sporca” portata avanti con la complicità di qualche esponente interno dell’Azienda orientato al business e che, sembrando a prima vista anche illegale, dovrebbe attirare l’attenzione della Magistratura contabile.
Intanto, com’è nella migliore tradizione aziendale, Chi per primo ha denunciato lo sporco “affaire”, a seguito di conveniente tacitazione, non parla più dello spinoso caso.
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