Ecco una frase che suona romantica, una frase che ci disegna un leggero sorriso agli angoli della bocca, facendoci pensare che sia destinata a nostro marito (o nostra moglie). Suona come un inizio di lettera d’amore, piegata con cura e cosparsa di un dolce profumo, fatta scivolare sotto un cuscino nuziale.
Per forza, poiché, in fondo, chi altri potremmo amare al punto tale da affermare di non trascorrere neppure un giorno senza pensare a lui (o a lei)?
Sarebbe forse inconcepibile per un essere umano, in più musulmano, rivolgere una dichiarazione d’amore ad un eletto del cuore diverso dal proprio coniuge? Di provare il gusto del sacrificio pensando: “Scalerei le montagne per te”…?
Allora aprite bene gli occhi (e con essi il vostro cuore)!
Il Profeta* disse: “Nessuno di voi sarà veramente credente, finché non mi ami più di se stesso”.”
Sì, l’amore per il Messaggero di Allah* deve traboccare dai nostri cuori, oltrepassare quello che proviamo per gli eletti del nostro cuore (figli, coniuge, noi stessi!)… sapete quel formicolìo nello stomaco, quelle mani umide, quella fitta di rimpianto che si sente quando Allah Ta’ala pone nel nostro cuore l’amore per una persona? Chi più del Messaggero di Allah* potrebbe sommergere i nostri cuori di lacrime d’amore?
Quello che lui ha sacrificato per noi, per la sua comunità, per i suoi fratelli è indescrivibile.
Otto giorni prima di morire, egli disse: “I miei fratelli di Uhud (i martiri morti durante la battaglia di Uhud) mi mancano! Voglio rendere loro visita”. Andò a trovarli e disse loro: “Assalamu ‘alaykum martiri di Uhud! Voi siete i precursosi e io sono, inshallah, colui che segue”.
Sulla via del ritorno, si mise a piangere, e i suoi Compagni gli domandarono: “Cosa ti fa piangere, yâ RasulAllah?”. Rispose: “I miei fratelli mi mancano”. Gli venne chiesto: “Non siamo forse noi i tuoi fratelli?”. Disse: “No! Voi siete i miei Compagni! I miei fratelli sono delle genti che verranno dopo di me, crederanno in me senza avermi mai visto!”.
Fratello, sorella musulmana vivi con ciò, e agisci, oppure la tua vita non sarà che una messinscena.
( liberamente tratto e riadattato da Oumm Azzam, Allah la ricompensi)