Cosa: preparato per torte
Marca: Dolciando
Dove: Eurospin
Prezzo: 0,89 per una confezione da 380 g
Tutti gli anni che ho passato a guardare Happy days non sono serviti a fare di me una casalinga modello: non so stirare, ma stendo bene di modo che non ce ne sia bisogno, non so cucire, ma so fare a maglia (poco… solo sciarpe, a dirla tutta) e soprattutto non so cucinare. “Ma so fare i dolci!”. Se questo fino a qualche tempo fa potevo dirlo non vantandomi, ma almeno tenendo la testa bella alta, da quando in casa è arrivato un nuovo modernissimo forno quando si parla di cucina abbasso la testa e cerco di mimetizzarmi con la tappezzeria. Sì, perché da quando Lui è arrivato sembra che le mie doti pasticcere si siano dileguate: ho dovuto BUTTARE dei biscotti, cosa che non mi capitava da quando aiutavo mia madre a otto anni e più che infarinare teglie mi infarinavo la faccia, e ho obbligato i miei familiari sotto ricatto emotivo a mangiare i due consecutivi esperimenti di focaccia falliti. Non uno, due.
Ormai preda della frustrazione casalinga più profonda, giro con un santino di Marion Cunningham in tasca, sperando che interceda per me, ma in attesa dei suoi effetti benefici ho voluto testare le torte già mezze preparate. Tipo quelle della Cameo, per intenderci, che ti danno una busta con una polverina gialla, una con la polverina bianca, tu le mischi insieme o separate et voilà, il dolce è servito. E di solito fa schifo. E non ti dà neanche lontanamente la sensazione del potere alchimistico di una torta vera. Né l’adrenalina di mettere davvero la giusta quantità di burro o zucchero che un cuoco lavativo ha indicato con “quanto basta”. Ma all’Eurospin ho trovato la soluzione ai miei problemi, un preparato per torte della Dolciando che non è fatto solo di “polverine”: si tratta di una bustona che contiene, sostanzialmente, farina, lievito e zucchero a cui poi vanno aggiunti uova, burro, cacao, mandorle o altro… e qui sta la grandezza della Dolciando. Se la Cameo mi offre l’impasto per la torta al cioccolato OPPURE quello per la torta allo yoghurt, loro mi danno la materia prima universale, la gioia di ogni alchimista, un impastone multitasking con cui posso fare decine di torte diverse: mandorle, yoghurt, ciambella della nonna, crostata ecc. ecc. (all’interno della scatola c’è un mini ricettario con indicazioni e ingredienti aggiuntivi per ogni torta). Eccola la luce in fondo al tunnel della frustrazione! La Dolciando mi fa mescolare, pesare, montare a neve per davvero, ma con un aiutino che mi preservi dal dolore di un fallimento. La Dolciando è la nonna che ti aiuta a dividere il tuorlo dall’albume, che ti ricorda di mescolare in un solo senso, che interviene quando la farina fa i grumi! E il risultato, oltretutto, non è niente male. Rendendomi conto però di essere troppo entusiasta della mia scoperta, e quindi decisamente non obiettiva, ho deciso di lasciare il voto alle mie cavie, ossia la parte di famiglia che se l’è mangiata. Ecco i risultati, con i voti da 1 a 5, per la torta “due colori” (alla base ho aggiunto, secondo ricetta: 30 g di zucchero, 2 uova, 100 g di burro, 80 g di latte e un cucchiaio di cacao amaro, per la parte di impasto al cioccolato):
Padre: 4, manca un po’ di liquore nel cioccolato per me (ndr: mio padre si fa fuori una bottiglia di vino a pasto, fate voi)
Madre: 3 manca un po’ di zucchero nella parte al cacao. Tutto sommato però è gradevole
Cognata: 3 manca un po’ di zucchero nel cioccolato, ma l’impasto è soffice
Fratello: 3+, è una torta inutile, ma ricorda gli abbracci del Mulino bianco
Nipotina: 5 “Me ne dai un altro pezzo di quello marrone?”
Direi bene quindi. Chissà se Marion approverebbe.
[by Elena]