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Note di prosa - 53

Creato il 16 dicembre 2010 da Sulromanzo

Da “Ricordi” di Francesco Guicciardini

 

23

 

Le cose future sono tanto fallace e sottoposte a tanti accidenti, che el più delle volte coloro ancora che sono bene savî se ne ingannano: e chi notassi e giudicî loro, massime ne’ particulari delle cose – perché ne’ generali più spesso s’appongono – farebbe in questo poca differenza da loro agli altri che sono tenuti manco savî. Però lasciare uno bene presente per paura di uno male futuro è el più delle volte pazzia, quando el male non sia molto certo o propinquo o molto grande a comparazione del bene: altrimenti bene spesso per paura di una cosa che poi riesce vana, ti perdi el bene che tu potevi avere.

 

Jean Mouton (1459-1522) - Quam pulchra es

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