Lo scivolone del capoverso, il passo lungo del punto e a capo, la silenziosa pausa della virgola, il tempo sospeso del virgolettato. Tutto questo passa in Notizie degli scavi di Emidio Greco, etichettabile come un interessante esperimento di letteratura cinematografica (in quanto tratto da un racconto di Franco Lucentini) . Il risultato è una succosa sorpresa per palati fini, aperti ad un nuovo quasi avanguardistico. Un’opera non per tutti, dunque, ma che tutti i veri cinefili dovrebbero vedere per arricchire il loro patrimonio personale.
Una pellicola che non corre, ma ti chiede di aspettare, facendo dell’attesa un’aura magica, indefinita, affascinante.
I ritmi alienati e alienanti dei dialoghi suscitano risate d’assurdo. E la mdp si muove poco e con movimenti semplici, atti ad incorniciare in lunghi piani sequenza le performance dei due bravissimi attori protagonisti: Giuseppe Battiston e Ambra Angiolini. Il primo, sbarbato e in tutta la sua “abbondanza”, ci regala una prova preziosa, forse la migliore della sua carriera. Impersona l’impacciato “o’professore” factotum di una sorta di casa chiusa. La seconda è ormai attrice fatta, un’altra persona dai tempi di “Non è la Rai”. Veste i panni della “marchesa”, prostituta ricoverata in ospedale dopo un tentato suicidio. Due solitudini, due linee parallele distanti anni luce che incredibilmente si incrociano verso una salvezza.
Dominanti toni freddi e azzurrognoli avvolgono il loro amore neoplatonico che esplode nella scena finale in un’affermazione che dovrebbe essere tenuta a mente da ogni coppia d’innamorati. Il tutto è condito dalla dolce colonna sonora di Luis Bacalov (Il postino), le cui note sono inconfondibili sin dai titoli di testa.
In un Tweet: Alienante e alienato, magico e raffinato, è una perla rara del post 2000 made in Italy. Cinema e letteratura non sono mai stati così vicini.