Curiosità
Scelti i quintetti per l’All-Star Game di New York. Steph Curry ha ricevuto più voti di tutti (1.513.324), anche di sua maestà LeBron James, secondo (1.470.483). Il fenomenale giocatore dei Warriors sarà accompagnato, nel quintetto della Western Conference, da Kobe Bryant, Blake Griffin, Marc Gasol e Anthony Davis. Nei cinque più votati della Eastern Conference, oltre al Prescelto, abbiamo invece Kyle Lowry, John Wall, Carmelo Anthony e Pau Gasol.
Non è stato scelto, al momento, alcun giocatore né dei campioni NBA in carica, i San Antonio Spurs, né della squadra più in forma del momento, gli Atlanta Hawks. Ma nemmeno il miglior realizzatore della Lega, James Harden, unico a ricevere almeno 1 milione di voti senza entrare in quintetto, e nemmeno Kevin Durant, che l’anno scorso fu secondo assoluto nelle votazioni, dietro James. Allenatori saranno Steve Kerr, primo rookie head coach da Larry Bird nel 1998, e Mike Budenholzer, soltanto al secondo anno su una panchina NBA.
Bryant ottiene la sua 17° convocazione per un All-Star Game, secondo soltanto a Kareem Abdul-Jabbar, fermo a quota 19. I fratelli Gasol, scelti entrambi in quintetto, si affronteranno per la prima volta nelle opposte fazioni.
Nella notte, intanto, i Bulls vincono di 23 punti contro gli Spurs, seconda vittoria più larga dopo quella per 111-69 del marzo 1997, con Michael Jordan da una parte e senza Tim Duncan dall’altra. Decisivo Derrick Rose: con lui in campo Chicago ha segnato 1.16 punti a giocata e il suo plus/minus finale scriveva un perentorio +26. I Clippers distruggono i Nets sotto 39 punti. Chris Paul segna soltanto 6 punti, ma aggiunge un decisivo season-high a quota 17 assistenze.
Risultati della notte
Chicago Bulls (28-16) – San Antonio Spurs (27-17) 104-81
(Rose 22; Leonard 16)
Milwaukee Bucks (21-21) – Utah Jazz (15-28) 99-101
(Knight 16; Hayward 24)
Portland Trail Blazers (31-13) – Boston Celtics (14-26) 89-90
(Lillard 21; Bradley 18)
Los Angeles Clippers (29-14) – Brooklyn Nets (18-25) 123-84
(Griffin 24; Plumlee 16)