Come avevo scritto qualche tempo fa, da quest’estate soltanto alcune categorie di chirurghi possono eseguire operazioni per aumentare il volume del seno: per la prima volta, la legge stabilisce quali sono gli specialisti che possono eseguire una mastoplastica. Con l’entrata in vigore della legge 86/2012 – che istituisce un registro nazionale e quelli regionali degli impianti protesici mammari, detta gli obblighi informativi alle pazienti e sancisce il divieto di intervento per le minorenni – il settore ha iniziato una vera e propria rivoluzione.
Il provvedimento stabilisce anche quali specialisti sono autorizzati a eseguire questo intervento, restringendo la possibilità solo ad alcune categorie di chirurghi. A Firenze e provincia, ciò si traduce in un “giro di vite” che – stando agli elenchi dell’Ordine provinciale dei Medici – consentirà solo a 669 chirurghi di operare nel settore pubblico.
In particolare, infatti, la legge indica che l’impianto di protesi mammarie per fini estetici è riservata a chi è già in possesso del titolo di specializzazione in chirurgia plastica, in chirurgia generale, ginecologia e ostetricia o chirurgia toracica o a chi, allo scorso 12 luglio, può dimostrare di avere svolto un’attività equipollente a quella della chirurgia plastica negli ultimi cinque anni.
Si tratta di maglie tutto sommato abbastanza larghe anche se resta qualche perplessità sul nulla osta che la legge concede al settore della chirurgia toracica. Il numero di chirurghi ai quali la legge preclude un’attività che prima svolgevano, dunque, è limitato. La legge è però importante in prospettiva futura, poiché andrà a incidere sui chirurghi di domani.
Nel privato, invece, saranno i direttori sanitari di cliniche e day hospital, a dover verificare l’idoneità dei chirurghi a effettuare mastoplastiche additive nelle proprie strutture. I medici che operavano non avendo i requisiti dovranno smettere di farlo: la legge non definisce la sanzione ma di certo non avrebbero la copertura assicurativa nel caso in cui qualcosa andasse storto.