L’utilizzo di cellule staminali adulte provenienti dal proprio corpo non presenta alcun problema dal punto di vista etico e giuridico (un interessante approfondimento sul sito del Vaticano). Questo tipo di cellule staminali sono già utilizzate nella sperimentazione clinica e sono sempre più giudicate decisamente efficaci e sicure.
Un recente studio infatti dichiara che le cellule staminali derivate dal midollo osseo del paziente possono essere utilizzate con sicurezza in chi ha subito un danno cerebrale traumatico (TBI). Lo stabilisce la ricerca svolta dall’Università del Texas Health Science Center a Houston. I risultati sono stati pubblicati nel numero di marzo 2011 del Neurosurgery , la rivista del Congress of Neurological Surgeons. I dati dimostrano che l’efficacia del trattamento appare sia su bambini che su adulti.
Sul sito del MedicalNewsToday si legge che in uno studio separato gli scienziati hanno testato la sicurezza anche per l’utilizzo delle cellule staminali derivanti dal sangue del cordone ombelicale del paziente per curare le lesioni cerebrali traumatiche. Questo studio non ha però valutato l’efficacia, tuttavia dopo sei mesi tutti i bambini avevano un miglioramento significativo e su sette dei 10 bambini valutati si è osservato un “buon risultato”, cioè nessuna o solo leggera disabilità. I bambini infatti che sopravvivono ad un grave trauma cranico presentano spesso gravi complicazioni e disabilità. Attualmente non esistono trattamenti efficaci per tutelare o promuovere la riparazione del cervello in questo genere di cerebrolesioni.