Prorogato il Bonus Mobili e Arredi 2013 e per tutto il 2014: consente la detrazione fiscale sul prezzo di acquisto sostenuto per mobili, arredi e ora anche elettrodomestici e può far risparmiare molto sulle tasse… ma occhio ai requisiti sotto indicati, per non cadere in errore e non farvi tentare dal facile acquisto! Alla luce anche degli interventi introdotti dalla nuova legge di stabilità 2014.
In questo articolo fornisco qualche chiarimento per capire meglio come funziona il bonus “in pratica”.
Proroga 2014 e novità: il D.L. 4 giugno 2013, n. 63 ha introdotto una novità in quanto consente ai contribuenti una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, nella misura del 50 per cento delle ulteriori spese documentate e sostenute dalla data di entrata in vigore del presente decreto per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Vi ricordo da subito che per fruire della detrazione per le spese l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici esè necessario che gli interventi di ristrutturazione siano qualificabili come interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia (di cui all’art. 3, comma 1, lettere a-d, D.P.R. n. 380/2001).
Novità nel Decreto Salva Roma 2014:
Con il Decreto Salva Roma 2014 il bonus fiscale si libera dal vincolo del livello di costi sostenuti per il recupero edilizio per cui la detrazione resta fruibile nella misura del 50% in dieci anni senza che la spesa per i mobili debba essere inferiore ai lavori edili ma sempre sotto il limite di 10 mila euro.
Bonus non in proporzione alla spesa di ristrutturazione
Tuttavia chiarisco che anche laddove si sostenga una ristrutturazione di mille euro si potrà sfruttare tutto il tetto previsto per l’acquisto di mobili per cui qualche furbetto ci sarà sicuramente che in previsione di acquistare mobili per la casa magari fa un lavoretto a casa di mille o duemila euro per avere accesso alla detrazione dei mobili. Per cui la Legge di Stabilità consente che la detrazione sia calcolata su un ammontare complessivo indipendente dal costo sostenuto per la spesa di ristrutturazione.
Come funziona il Bonus Mobili e arredi
Come al solito ci sono una serie di requisiti da rispettare in termini di massimo costo ammesso alla detrazione fiscale che può essere di 96 mila euro e intervallo di tempo entro cui sarà possibile sostenere il costo di acquisto per avere la detrazione fiscale che va dal 6 giugno 2013, data di entrata in vigore del Nuovo Decreto Ecobonus, al 31 dicembre 2013. Tuttavia con la nuova Legge di stabilità 2014 l’ecobonus durerà anche per il 2014 scendnedo però del 10% ossia al 55%e nel 2015 scenderà al 45% per poi tornare al 36% nel 2016.
Requisiti da rispettare
In estrema sintesi si dovranno avere degli interventi di ristrutturazione nella casa e per cui si fruisce già della detrazione Irpef del 50% e si dovrà effettuare l’acquisto di mobili destinati all’arredo dell’immobile oggetto dell’intervento.
Ecobonus per punti
Per punti ecco le novità che saranno nel seguito approfondite oltre ai rimandi agli articoli :
- Fino al 31 dicembre 2013 la detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici con l’incremento fino al 65% della detrazione e la proroga è fino al 30 giugno 2014 di quelli su parti comuni degli edifici condominiali o tutte le unità immobiliari del condominio;
- Detrazione del 65% delle spese sostenute dal 4 agosto al 31 dicembre 2013 per interventi antisismici su costruzioni ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità;
- Fino al 31 dicembre 2013 la detrazione per il recupero del patrimonio edilizio con incremento dell’aliquota di detrazione al 50% e con innalzamento anche del limite fino a 96.000;
- introduce una ulteriore detrazione per l’acquisto di mobili, nonché per l’acquisto di grandi elettrodomestici di classe energetica A+ (classe A per i forni), finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione, per le spese sostenute dal 6 giugno al 31 dicembre 2013, fino a un limite massimo di euro 10.000.
- NEW: proroga per tutto il 2014
Requisiti però che ritengo fondamentale alla fine della fruizione del beneficio fiscale e che di fatto farà infuriare il contribuente è che tale beneficio vale solo per chi sta ristrutturando l’immobile ed i cui mobili e arredi dovranno essere destinati. Questo significa che i vostri mobili dovranno essere mantenuti in quell’abitazione in linea teorica almeno per cinque anni in quanto l’agenzia delle entrate se volesse verificare che effettivamente li avete destinati a quell’immobile potrebbe farvi un accesso nell’abitazione (ipotesi molto remota però). Inoltre si parla solo di ristrutturazione per cui parliamo di manutenzione straordinaria e non ordinaria. Dovrebbe essere fruibile sicuramente da coloro che hanno iniziato i lavori prima dell’acquisto per intenderci ma anche da coloro che li iniziano prima del 31 dicembre 2013 a mio avviso.
Chi può fruire delle nuove detrazioni fiscali o bonus sugli immobili
I soggetti che possono fruire delle detrazione sotto egida condizione che siano anche coloro i quali che effettuano materilamente l’acquisto (e che mi raccomando di ricordarsi di effettuarlo con bonifico bancario in modo da mantenerne la prova documentale) e di indicare i dati richiesti all’interno della causale per non decadere totalmente dal beneficio fiscale) saranno non solo i proprietari dell’immobile destnato ad accogliere i nuovi beni ma anche i titolari degli altri diritti reali di godimento dell’immobile come gli usufruttuari, i titolari del diritto di uso e abitazione, di superficie e d i nudi proprietari. Saranno anche gli inquilini o locatori a affittuari e anche coloro che utilizzano l’immobile in comodato d’uso gratuito. Anche i lavoratori autonomi potranno beneficiare delle detrazioni fiscale purchè non siano immobili destinati all’attività o utilizzati come beni merce per la rivendita. Insomma devono essere quelli che utilizzano come abitazione personale. Se destinati ad uso promiscuo si potrebbe ragionevolmente considerare solo il 50% del costo come detraibile al pari di quanto avviene solitamnte per le altre tipologie di spesa In ultima analisi anche i soci delle cooperative divise ed indivise.
La detrazione può essere fruita anche dai condomini per gli acquisti che riguardano i condomini come per esempio l’arredo dell’appartamento del portiere che si decide di ristrutturare per affittare e si eseguono anche lavori di ristrutturazione. L’Agenzia delle entrate ha chiarito che le spese per l’acquisto di mobili e elettrodomestici sostenute anche prima della ristrutturazione dell’immobile, a condizione che siano stati già avviati i lavori di ristrutturazione dell’immobile possono beneficiare della detrazione, per cui la data di inizio dei lavori deve essere anteriore a quella del pagamento dei mobili e elettrodomestici ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano effettuate prima di dell’acquisto dei mobili.
Per quali immobili è possibile fruire dell’agevolazione
Rientreranno nell’agevolazione esclusivamente gli immobili di tipo residenziale anche se non è stato chiarito niente al riguardo per cui mi rifaccio a quanto già chiarito per le detrazioni fiscali previste per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria cercando di non sbagliare nel ragionamento. In tal senso saranno esclusi gli immobili di categoria commerciale mentre vi rientreranno secondo me anche quelli rurali al pari delle pertinenze e dei condomini.
Quanto si risparmia
La detrazione prevede il bonus del 50% del prezzo da suddividere in quote costanti in 10 anni. Se ipotizziamo una camera da letto che costa 10 mila euro, il beneficio fiscale è 5 mila euro quindi 500 euro all’anno pertanto facciamo senza calcolatrice alla mano circa 80 euro al mese rispamriate… non male. Dopo il passaggio in Senato il bonus in realtà ha subito un incremento derivante dall’estensione dell’agevolazione anche agli elettrodomestici di classe A+ per acquisti effettuati dalla data di entrata in vigore del 6 giugno e fino al 31 dicembre 2013. La detrazione sugli elettrodomestici sarà pari al 50% del prezzo di acquisto mentre prima era del 36% e da non confondere con quella per il risparmio energetico. In effetti qaundo si sente parlare di classe energetica si pensa al bonus fiscale sul rispamrio energetico invece in questo caso l’agevolazione è inserita nel corpus di agevolazioni delle ristrutturazioni.
Quanto posso spendere al massimo per mobili e arredi?
Questa nuova detrazione è parte solo dei lavori di ristrutturazione e quindi il plafond massimo di detrazione non è 96 mila euro ma molto di men, perché a questo dovrete togliere gli importi dei lavori di ristrutturazione richiesti come prerequisito. Scrivo nell’esempio 10 mila appositamente perché rappresenta l’importo della spesa massima sostenibile. L’importo di 10 mila si intende come riferito a ciascuna unità immobiliare nel senso che se state sostenendo più lavori la detrazione sarà di 10 mila euro per ciascuna unità, anche se non credo siano tanti contribuenti che si trovino in questa situazione.
Chi può detrarre le spese sui mobilie arredi
Oltre al requisito visto sopra ce ne sono altri come il fatto di essere cittadino italiano residente nel territorio dello stato e si deve possedere l’immobile in cui saranno destinati gli immobili e che si sta ristrutturando anche se non è richiesto che sia l’abitazione principale ne suo né degli eventuali familiari conviventi. Mi raccomando inoltre di far intestare la fattura al soggetto che fruisce della detrazione fiscale per evitare contestazioni da dover poi spiegare.
Cosa si intende per mobili e arredi
Non c’è una definizione giuridica cui il legislatore fa riferimento ma vi poso dire che sono esclusi gli elettrodomestici, frigo, lavastoviglie da incasso per intenderci anche se non tutti li indicano separatamente in fattura per cui dopo non saremmo in grado di scorporarli per cui saremmo legittimati a prenderci il 100% dell’importo fatturato. Dopo il passaggio in Senato anche gli elettrodomestici sono detraibili con una detrazione netta dalle tasse del 50% sull’Irpef netta. Sono comprese anche le spese di trasporto e montaggio come chiarito dalla circolare 63 del 2012 ( e ci mancherebbe aggiungo io).
Bonus anche per gli elettrodomestici
In realtà non si dovrebbe parlare in questo articolo di bonus fiscali degli elettrodmestici ma devo dire che voi lettori chiedete entrambi per cui tanto vale specificare qui che anche gli elttrodomestici quali per esempio frigoriferi, lavatrici, forni, lavastoviglie indipendentemente se siano da incasso o meno come ho risposto in alcuni commenti subito dopo l’entrata in vigore.
Come prendere il Bonus Arredi e mobili 2013
Non servono adempimenti o comunicazioni all’agenzia delle entrate come avviene per i lavori a cavallo dell’esercizio o come avvine con la comunicazione all’ENEA per quellei per il risparmio energetico.
Sarà necessario solo procedere all’acquisto, farsi intestare la fattura, pagare con bonifico è fondamentale per provare che siete stati voi a pagare per cui se i vostri genitori vogliono farvi il regalo fatevi dare i soldi e poi voi procedere all’acquisto con bonifico. Non si fa riferimento al concetto di bonifico parlante per cui non dovrete indicare o flaggare nel bonifico il fatto che è una spesa che gode dell’agevolazione fiscale (condizione questa che è richiesta per i lavori di ristrutturazione pena la decadenza del beneficio fiscale anche se io per essere certo lo inserire ugualmente onde evitare spiacevoli sorprese o chiarimenti da parte dell’agenzia in ritardo o successivi al mio acquisto per non restare fregato.
Mi raccomando però di specificare la serie di informazioni nel bonifico altrimetni il beneficio fiscale è nullo ed anzi se vi accertano (non sarà difficile per loro in questo caso perchè incriceranno i dati delle dichiarazoni dei redditi con quelli che le banche gli inviano), vi applicheranno anche le sanzioni sulle minori imposte versate grazie a questo bonus fiscale. Per questo vi consiglio di leggere l’articolo dedicato proprio a come effettuare il bonifico per le ristrutturazioni
Prime istruzioni
Dalle prime istruzioni operative sulle modalità di pagamento comuqnue viene chiarito che devono eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali, con le medesime modalità già previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati. Nei bonifici, pertanto, dovranno essere indicati: la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane SPA per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. Con successive comunicazioni saranno forniti ulteriori chiarimenti sull’applicazione dell’agevolazione. Tuttavia l’agenzia delle entrate ha fatto sapere che si riserva di fornire in future altri chiarimenti, comportamento a mio avviso inaccettabile perchè smorza l’effetto incetivo del provvedimento in quanto se non ho certezza sulla norma e sull’effettivo beneficio figuriamoci se vado in negozio a fare l’acquisto.
Leggendo il testo definitivo finalmente si vede che all’articolo 16 comma 2. “Ai contribuenti che fruiscono della detrazione di cui al comma 1 è altresì riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, nella misura del 50 per cento delle ulteriori spese documentate per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione di cui al presente comma, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro”. per cui va da sè che debba intendersi il bonus dei mobili limitato ai soli casi di immobili che sono già oggetto di ristrutturazione.
Cosa significa per immobili oggetto di ristrutturazione
Dai chiarimento della circolare 63 del 2013 si intende i contribuenti che hanno avviato lavori di ristrutturazione dalla data di entrata in vigore della norma ossia dal 26 giugno 2012 e purchè l’acquisto dei mobili sia successivo all’inizio dei lavori.
Prime domande e risposte per l’applicazione
I contribuenti che eseguono lavori di ristrutturazione di immobili residenziali hanno diritto a una detrazione Irpef del 50% per le spese sostenute per l’acquisto di mobili destinati all’arredo degli immobili su cui sono effettuati i lavori, con un tetto massimo di spesa di 10mila euro. In attesa di conoscere l’esatto contenuto dell’articolo 16 del recente Dl n. 63 del 2013 come risultante dalla conversione in legge del decreto, attualmente all’esame del Parlamento, è opportuno dare prime indicazioni sulle modalità di esecuzione dei pagamenti. Tuttavia la condizione che l’immobile sia oggetto di ristrutturazione o lo sia stato sembrerebbe essere richiesta pena la nullità del beneficio.
Potete leggere anche la mini guida AE sul bonus fiscale per mobili e arredi: guida bonus mobili e arredi
Scarica anche la Circolare Bonus MObili 11 del 2014 dove sono date moltissime risposte ai principali quesiti posti dai contribuenti e dai CAF per la corretta applicazione del bonus.
Riferimenti normativi del Nuovo Bonus sui mobili e arredi 2013
Decreto legge 63 del 2013 articolo 16