Oggi, apprendiamo che la benzina, nei distributori Eni, ha toccato il nuovo record di 1,62 euro al litro, si registrano aumenti, anche se meno rilevanti, anche nelle altre compagnie di distribuzione.
A cosa è dovuto questo rialzo, questo perenne rialzo?
Difficile dare una risposta, sono tanti i fattori che determinano un aumento dei prezzi, ci sono le accise, le tasse che la politica inserisce nella determinazione del rpezzo e che sicuramente incidono, ci sono speculazioni, ci sono tensioni nei Paesi produttori del petrolio, tutto insieme, tutti questi fattori danno vita ad un mix esplosivo che non si riesce ad arrestare.
Abbiamo chi più, chi meno, letto o sentito che la concorrenza determina un abbassamento dei prezzi, in questo settore sembra che la regola non valga, non c’è concorrenza che tenga, ma c’è solo un bene, il carburante, ormai essenziale per il normale svolgimebnto della vita di tutti noi, che ha sempre oscillazioni in rialzo; sorprende poi, il fatto che questo ulteriore aumento avvenga in prossimità dell’estate e delle vacanze, con le famiglie pronte, per chi se lo può permettere, a macinare centinaia di chilometri per raggiungere le varie località turistiche.
Prima o poi questo problema va affrontato, vanno riviste le accise, vanno monitorati eventuali situazioni di acordi tra le compagnie per tenere i prezzi alti e non farsi concorrenza fra di loro e va rivisto il sistema benzina come mezzo dominante per alimentare le autovetture, bisogna investire, anche qui, su altre forme di energia.