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Nuovo studio sul filosemitismo di Pio XI

Creato il 01 marzo 2011 da Uccronline

Nuovo studio sul filosemitismo di Pio XIIl libro «Vaticano, fascismo e questione razziale», (Guerini e Associati, Milano 2010), del ricercatore di storia contemporanea Valerio De Cesaris, apre nuovi spunti nel dibattito culturale. Emergono personalità cattoliche, come Igino Giordani, Guido Gonella e Giuseppe Ricciotti, che criticarono l’antisemitismo sul finire degli anni Trenta. Cardinali europei che si schierarono pubblicamente contro il razzismo e si opposero all’ideologia nazista. Soprattutto è ricostruita la posizione netta di Pio XI, che giunse a dire, con grande sdegno di Mussolini, che i cristiani sono «spiritualmente semiti». Basato su numerosi documenti degli archivi italiani e dell’Archivio Segreto Vaticano, lo studio è centrato sullo scontro tra Pio XI e Mussolini sulla questione razziale, particolarmente nella seconda metà del 1938 e nei primi mesi del 1939. De Cesaris ricostruisce sia le reazioni del mondo cattolico italiano alla campagna antisemita del fascismo, sia il confronto diplomatico tra governo e Santa Sede sulle leggi razziali. Pio XI manifestò un’opposizione di principio di fronte alle teorie razziali, che può essere sintetizzata nelle frasi che egli pronunciò all’indomani della pubblicazione del documento “Il Fascismo e i problemi della razza”, noto come «Manifesto degli scienziati razzisti». «Si tratta ormai – affermò – di una forma di vera apostasia. Non è più soltanto una o l’altra idea errata, è tutto lo spirito della dottrina che è contrario alla fede di Cristo». Questa considerazione è la chiave per comprendere l’atteggiamento del papa di fronte al razzismo e all’antisemitismo. Non soltanto, un’opposizione sulla questione dei matrimoni misti, già messa in risalto da studi storici precedenti, ma un rifiuto complessivo delle teorie e delle politiche razziali. Altro elemento originale del libro di De Cesaris -si continua su La Stampa- è la riflessione sulla pluralità di posizioni rintracciabili nel cattolicesimo italiano e persino negli stessi ambienti vaticani. Le prese di posizione apparse sulla stampa cattolica, talvolta antitetiche, mostrano il travaglio del cattolicesimo italiano rispetto all’antisemitismo fascista. Anche i più autorevoli organi d’informazione della Chiesa, «L’Osservatore Romano» e «La Civiltà Cattolica», espressero linee sensibilmente differenti. Dal libro si comprende come Pio XI non fosse solo in quella che è stata definita la sua «ultima battaglia», contro il razzismo. Gran parte del cattolicesimo italiano visse infatti con disagio le leggi razziali.


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