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Occelli segue una filiera virtuosa

Da Marco1965_98 @foodstoriestwit

Un’azienda, il caseificio Occelli, nata più di trent’anni fa e tutt’ora guidata del fondatore Beppino, piemontese innamorato delle sue zone, Alpi e Langhe, un precursore nella filosofia del produrre nel rispetto di cultura, tradizione e tecniche artigianali che da subito si è orientato sulla qualità: il burro, giudicato fra i migliori al mondo, la tuma d’la paja, tipica piemontese, l’Escarum, vera e propria rarità, formaggio pecorino a “pasta rotta” come il Castelmagno, il cui nome significa “piccolo gregge” che si produce in piccole quantità in alcuni alpeggi del cuneese.
Un rapporto virtuoso con l’ambiente che comporta un’accurata ricerca dei migliori latti (di mucca, di pecora, di capra) degli alpeggi dell’alta langa e delle Alpi e delle migliori cantine di stagionatura, censendo erbe e fiori per poter classificare i pascoli in base alle caratteristiche nelle varie stagioni. L’azienda possiede animali e pascoli propri, in modo da essere certi che tutta la filiera rispetti i principi di un’agricoltura e una produzione ecocompatibile. Burro Occelli.jpg
Uno per tutti, basta provare il sapore del  burro: su un pezzo di pane, ma anche senza nulla. Viene da panne vive scremate da latte di giornata ancora caldo.  E’ giallo paglierino in primavera ed estate perché le vacche pascolano sui prati fioriti. Bianco d’inverno perché sono nutrite a fieno. Come una volta. Seguendo le stagioni. inserito da Elena Bianco

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