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Occupy Croisette

Creato il 01 giugno 2012 da Presidenziali @Presidenziali
Occupy CroisettePresentato al festival di Cannes appena concluso, arriva sul grande schermo l'ultima fatica di David Cronenberg che punta il dito contro le entità oscure che governano i mercati finanziari e le dinamiche fallate del capitalismo selvaggio.Erick Packer (Robert Pattinson), come lui stesso ama definirsi, è un newyorkese con le palle. Analitico e alienato vive le sue giornate senza trasporto e senza distinguere sesso, affari o amicizia. Nel giorno della visita del Presidente degli Stati Uniti e nonostante gli avvertimenti del suo servizio di sicurezza, il giovane magnate dell'alta finanza decide di attraversare Manhattan per raggiungere il suo vecchio barbiere e farsi aggiustare i capelli. Il suo viaggio all'interno di una lussuosa limousine si rivela però un'odissea fatta di incontri e ambiguità sullo sfondo di una New York devastata dalle tensioni sociali.Cosmopolis, tratto dal celebre romanzo di Don DeLillo è una palude complessa, chiusa, che si sottrae completamente al compito di assecondare il gusto, o meglio, la scimmia degli spettatori. Pensieri e concetti salgono a farsi un giro in limo ma l'overdose di input non trova il giusto sfogo e finisce per trascinare l'attenzione nella guazza della noia.Reduce dal deludente A dangerous method, Cronenberg si mette al servizio di questa verbosa opera attenendosi pericolosamente al romanzo senza liberare mai il suo indiscusso talento visionario. Il risultato è una creatura monca, con un ottimo scheletro ma senza muscoli e sangue per reggersi in piedi. Il potenziale del testo, straordinariamente contemporaneo e in grado di rappresentare la paure collettive legate alla speculazione finanziaria, è in parte dissipato dall'ardita scelta del regista di limitarsi all'essenziale, soffocando così nell'intellettualismo le pulsioni nervose che percorrono tutto il film. La narrazione tuttavia conserva un suo indiscutibile fascino e in alcuni (sporadici) casi raggiunge picchi altamente suggestivi grazie alla fisicità dell'ormai ex-vampiro per teenagers Robert Pattison che, nonostante l'onere di un ruolo non semplice, restituisce attraverso la sua interpretazione la figura di un involucro vuoto e senza eccedere si fa protagonista di una mutazione, e di un'epoca che vede il capitalismo giunto ai suoi ultimi e faticosi giorni. Cosmopolis è, fondamentalmente, un'occasione persa, un elegante capolavoro mancato che, orfano di un padre cineasta, dovrà accontentarsi di restare un best seller letterario.

Voto: 6.5


Voto redazione:------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Chiara: 7   |   Apeless: 5.5 |   Wax: 6


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