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#OccupyPD: insieme per cambiare

Creato il 10 maggio 2013 da Pdarcore
#OccupyPD: insieme per cambiare
Documento di #OccupyPD, un grande gruppo di ragazze e ragazzi davvero democratici
L'assemblea nazionale di sabato rappresenta un momento importante per il Partito Democratico e per il nostro Paese.
A quell'appuntamento guardiamo con l'attesa dei tanti che hanno vissuto con scoramento e rabbia questi due mesi.
Noi che ci siamo indignati di fronte all'incapacità del gruppo dirigente di definire e rispettare una linea politica, che abbiamo presidiato le sedi e provato a ritrovare, dal basso, un senso di appartenenza a questo PD.#Occupypd non è un soggetto politico. Così abbiamo chiamato il momento in cui un'intera generazione (e non solo) ha deciso di prendersi cura del Partito Democratico, di "occuparsi" appunto, di continuare ad incarnare quell'idea di cambiamento per la quale tanto ci è stato chiesto di fare durante i lunghi mesi di campagna elettorale. Tutto questo succedeva mentre 101 parlamentari uccidevano il nostro padre fondatore.In questi giorni è andata in scena la schizofrenia e la fragilità del Partito Democratico, che ora ha bisogno di essere rifondato. Ogni momento di discussione e confronto, pertanto, deve essere non solo presieduto ma anche sostenuto, fino al giorno del Congresso nazionale, per impedire che, ancora una volta, tutto cambi per non cambiare nulla. E noi, nonostante le difficoltà non faremo un passo indietro.
Venerdì 10 saremo al circolo Woody Allen di Roma, accogliendo l'invito al confronto dei giovani Deputati del PD. Perchè è necessario fare fronte comune, costruire un nuovo protagonismo di chi davvero vuole cambiare, sostenendo la ricchezza che rappresentano, in questa fase, le presenze innovative anche dentro il Parlamento. Ai giovani eletti chiediamo di essere il principale strumento di dialogo tra noi e le sedi decisive per il PD, che si aprano alle nostre istanze che sono le stesse della base del Partito Democratico, a partire da un momento di confronto durante l'Assemblea dell'11, anche con i ragazzi che non potranno essere presenti il 10 ma verranno fuori dall'Assemblea a manifestare la voglia di un cambiamento.Saremo a Roma l'11, all'Assemblea del PD, così come siamo stati nelle nostre Federazione per presidiare un momento di confronto che non può risolversi in una semplice passerella, ma che deve essere il punto di partenza di un percorso in cui affrontare nodi mai sciolti del nostro Partito. Per difendere la necessità di un Congresso aperto, che anteponga la discussione sulle idee e la partecipazione delle persone alle solite cordate dei leader nazionali e locali.
E saremo infine a Prato, il 19 maggio, per mettere a confronto le nostre diverse esperienze e discutere del futuro del PD, dei suoi valori, della sua identità e degli scenari futuri per il nostro Pese. Di regole, di Congressi, ma oltre l'autoreferenzialità, consapevoli che la battaglia e la sofferenza stanno là fuori, dove tutti noi viviamo. A partire da chi fino a qui il PD non ha rappresentato abbastanza: gli studenti, i precari, le periferie, la sfera dell'innovazione, della sostenibilità, dei diritti e della cultura.
Noi non siamo una corrente del PD, nè tanto meno accetteremo riserve indiane in cui poter dire ciò che pensiamo, mentre tutto resta com'è. Noi siamo il Partito Democratico e lo ricostruiremo.

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