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Oggi al Cinema intervista Alessandro Siani al Giffoni Film Festival

Creato il 23 luglio 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Alessandro Siani travolge il Giffoni Film Festival

Il Giffoni Film Festival oggi è stata letteralmente invasa dai numerosissimi fans dell’attore comico Alessandro Siani che, giocando in casa, è stato ospite del festival del cinema per ragazzi, conquistando la platea con battute spontanee e irresistibili e punti di vista interessanti sulla sua professione e il settore che rappresenta. Reso celebre sul grande schermo dal successo di Benvenuti al Sud e Benvenuti Al Nord al fianco di Claudio Bisio, lo abbiamo visto ultimamente nel suo debutto alla regia Il Principe Abusivo, una commedia romantica che ripercorre un po’ lo schema della commedia americana, tra sogni e realtà, con una storia di ricchezza e povertà investita da una forte carica di umorismo e simpatia. Prima di tenere lo spettacolo “Sono in zona Show” presso lo Stadio Comunale Troisi di Salerno alle 21.30, Siani ha risposto ad alcune domande e si è raccontato, dando anche qualche anticipazione sui prossimi progetti.

Il tema di quest’anno è Forever Young. Tu come pensi di restare sempre giovane?
Quando ero piccolo sentivo sempre la frase ‘C’era una volta…’ nelle favole, e quando senti quella frase ti stacchi dalla realtà ed entri in un altro mondo. Con Il Principe Abusivo ho voluto essere ottimista e far pensare la gente ad un ‘altra cosa, diversa dalla vita di tutti i giorni con i vari problemi e preoccupazioni. Stare con i piedi per terra e la testa tra le nuvole secondo me è un modo per restare sempre giovani.

Secondo te come si conquista il pubblico e quali sono i segreti per fare commedie di successo?
Girando con gli spettacoli dal vivo ho fatto tanto per conquistare il pubblico, anche Milano è stata una città che ho riempito con gli spettacoli, poi ultimamente anche a Lucca il pubblico ha chiesto il bis etc… la forza è incontrare dal vivo il pubblico secondo me. Fare 5 milioni con il Principe Abusivo non me l’aspettavo, come molti del resto, ma comunque secondo me per un film deve vincere la storia. La vecchia commedia all’italiana non c’è più perchè non ci sono più quei registi, quegli attori e quel pubblico. La commedia deve essere genuina, non volgare…sei volgare quando non hai la battuta che invece deve derivare da un pensiero. Tornare con Bisio per Benvenuti al Nord era bello perchè c’era una storia, non perchè siamo una coppia comica, ma due comici che fanno coppia per raccontare una storia.

Il Principe Abusivo è capitato in un momento florido della tua carriera. Come è nato il progetto e il tuo ruolo?
Nel primo tempo il mio personaggio selvaggio, nel secondo tempo è più elegante, un principe. Un successo annunciato non esiste perchè un film deve combattere anche contro la pirateria online. Come primo film ho scelto una storia scritta dopo Benvenuti al Sud. Parliamo di una storia nuova che parla di ricchezza e povertà, senza fare un sequel che già prima di uscire lo danno per scontato e non un prodotto di successo. Bisogna volare bassi per schivare i sassi come diceva un grande produttore.

Come vedi il rapporto tra i bambini e la comicità, visto che siamo ad un festival dedicato soprattutto a loro?
La comicità nei bambini è innata, ma non si deve ricercare. Se avessi in progetto un film per bambini, non mi piacerebbe sicuramente strumentalizzarli. Hanno una loro forza, non una comicità edulcorata ma basta farli vivere per quello che sono. Trovare l’armonia in modo semplice è difficile.

Quanto è esportabile all’estero la tua comicità?
Benvenuti al Sud è stato campione d’incassi anche in Spagna. Se vuoi fare un film che cerca di raccogliere gli umori del popolo italiano devi trovare gli ingredienti giusti. Mettere cose semplici insieme e creare un prodotto amato a livello internazionale. Mi manca la mano ancora per metterli insieme ma un prodotto ce l’ho.

A te chi o cosa ti fa ridere?
Le cose di tutti i giorni, le risposte spontanee dei napoletani.

Progetti in vista?
A Natale 2014 esce un film con una storia sempre genuina girato in una provincia. Non posso dire altro.

Stravolgevi le favole dei Fratelli Grimm, lo fai ancora?
Ora sono legato più alla satira di costume e il linguaggio delle persone, mi sto avvicinando anche all’attualità (Schettino e la sua giustificazione e altri fatti davvero strani che offrono mille spunti).

di Letizia Rogolino

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