“LA SCHEDA DI CARLO NESTI” – OLANDA-ARGENTINA 2-4 (D. C. R.) – E LE STELLE STANNO A GUARDARE
PAGELLE
PROMOSSI
De Vrij 7, Vlaart 7, Kuyt 6,6 – Romero 8, Demichelis 7, Garay 7, Mascherano
7.
RIMANDATI
Robben 6 – Messi 6.
BOCCIATI
Sneijder 5,5, Van Persie 5 – Higuain 5,5, Lavezzi 5,5.
COMMENTO
Messi abbraccia Romero, protagonista delle parate decisive durante i calci di rigore
Non sono certamente le “stelle” a illuminare la seconda semifinale. I tanti campioni, che dovrebbe fare la differenza, stanno a guardare, e così diventa
l’umile Romero, dimenticato dalla Sampdoria in qualche carrugio di Genova, il protagonista.
Per lunghi, e noiosi, periodi, il rispetto reciproco, e la conseguente prudenza, bloccano la partita. Le difese sovrastano gli attacchi, con De Vrij, Vlaart, De Michelis e Garay, questi ultimi protetti da Mascherano, in evidenza.
Il possesso palla sorride all’Olanda, ma inganna, perché, al di là del numero dei passaggi, è l’Argentina, prevalentemente, a premere: 8 tiri, dei quali 4 nello specchio, contro 6 tiri, dei quali solo 1 nello specchio.
In assenza dello spettacolo, e dei primattori, è sulle cifre che la squadra di Sabella legittima la vittoria, sicché l’ulteriore beffa per il Brasile, è vedere i rivali di sempre in finale in casa propria.
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