“Storie di sport” – Road to Sochi 2014.
” Sono sempre stato particolarmente affascinato dagli obiettivi che un uomo può raggiungere e quindi coronare il suo sogno. Nello sport ,per ottenere la qualificazione olimpica, alcune storie individuali sono piene di angoscia e di sentimento .Altre, comunque difficili, sono semplicemente originali ,curiose e se volete a volte anche divertenti. Le Olimpiadi di Sochi non sono una eccezione e molte sono le pagine che si possono scrivere per dare un momento di piccola notorietà anche ad atleti che sono e rimarranno sempre nell’ombra. Ma il loro impegno e la volontà è uguale a quella dei piu’ famosi dei quali tutto è stato scritto.” Renato Negro.
Oggi 2 febbraio festeggiamo un compleanno e allo stesso tempo la partecipazione alle Olimpiadi di Sochi per uno sciatore della Nazionale del Messico Hubertus di Hohenlohe.
Raccontando la storia di questo sciatore sono tantissime le particolarità e le notizie curiose che emergono raccontando la sua vita. Prima di tutto fa già di per se notizia l’età anagrafica del personaggio oggi appunto è il suo compleanno e le candeline sulla torta sono 55. Ma è doveroso anche ricordare che si tratta di un vero principe del casato tedesco dei Furstenberg. Si proprio quei nobili di Germania che i piu’ informati sull’albero genealogico della famiglia Agnelli sanno avere un legame di parentela con i torinesi. La mamma del nostro sciatore è appunto la piu’ nota Ira Von Furstenberg nipote dell’avvocato Gianni Agnelli.
Ma tornando a Hubertus e la storia della sua vita leggiamo che è nato a Città del Messico dove con il padre Alfonso e la mamma Ira è rimasto sino all’età di 10 anni. Devo dire che anche nella biografia del padre Alfonso c’è una nota decisamente particolare in quanto fu lui , nonostante l’impegnativa parentela con l’industria automobilistica torinese, a portare la produzione e la commercializzazione del marchio Volksawagen in Messico. Ma…come si dice “dai parenti mi guardi Dio”. Quindi dopo i 10 anni il nostro sciatore messicano, il cui nome completo è Rudolph Von Furstenberg Hubertus Von Hohenlohe Langenburg, con la famiglia si trasferisce prima in Spagna e poi in Austria.
Per lo sci lui stesso nel 1981 fonda la Federazione dello sci messicana e , sempre nello stesso anno partecipa in Val d’Isere alla sua prima Coppa del Mondo di sci. Nel 1984 partecipa alla sua prima Olimpiade a Sarajevo e poi , dopo una pausa ( dal 88 al 92) per essersi dedicato ad altri impegni ritorna per le Olimpiadi di Lillehammer del 94. Nel 2010 a Vancouver non si accontenta solo di partecipare ma è in gara per 2 discipline gigante e slalom. Ad onor del vero i suoi risultati in classifica non sono mai andati al disotto delle 40° posizioni ed è proprio per questa ragione che la Federazione messicana prese la decisione di non portarlo a Torino 2006 proprio perchè sarebbe arrivato troppo lontano dai risultati che gratificano una Nazione. Comunque Hubertus è stato e resta un uomo incredibile perchè , oltre allo sci, di lui si può dire che è stato un bravo fotografo, uomo d’affari e anche un ex cantante di discreta fama con il nome d’arte di Andy Himalaya.
Ma a Sochi Hubertus di Hohenlohe ritorna. In una fotografia che promuove la sua partecipazione alle prossime Olimpiadi Hubertus si presenta con una tuta da sci veramente unica che ricorda i cantanti mariachi del Messico. Speriamo solo che non sia anche la sua scelta tecnica e non scenda in gara a Sochi con questo abbigliamento. In tutte le interviste rilasciate il nostro simpatico sciatore messicano non smette mai di ricordare a chi lo intervista che il suo scopo preciso è quello di mantenere viva la presenza ad una Olimpiade da parte di quella minoranza di Paesi che il resto del mondo chiama esotici. Per questa ultima ragione di certo ha conquistato la nostra simpatia.
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