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Olive all’ascolana

Da Auroradomeniconi

Eccomi ancora qui, ragazzi…

Oggi non mi sono ancora fermata un attimo, però dopo aver smontato e rimontato 712.000 fili sono riuscita ad aggiudicarmi la postazione in salotto, così ora sono sul divano davanti alla tv con uno dei miei programmi preferiti – “Ballando con le stelle” – e il pc sulle ginocchia… così faccio due cose in una volta: guardo la tv e pubblico un’altra ricetta

:)

Come vi avevo detto, domani è la giornata pic-nic/scampagnata/gita alla Diga di Ridracoli. Durante la settimana siamo riusciti ad organizzarci in modo da avere un bel menu: abbiamo chi si è buttato sui tramezzini perchè non sa cucinare, chi preparerà la pasta al forno perchè così ha decretato il marito, chi cucinerà della pizza perchè ci sta sempre bene, chi porterà la torta (rigorosamente cheese cake) perchè costretta dalla sottoscritta (in quanto festeggiata, ho espresso un desiderio

:)
), chi ha ripiegato sullo gnocco ripieno perchè non ha trovato le bietoline per l’erbazzone…. insomma, ce ne sarà per tutti… Io ho colto l’occasione per tentare un esperimento e preparare una cosa che ho sempre voluto fare: le olive all’ascolana. Luciana (colei che ho costretto a farmi la torta) mi aveva detto che la preparazione delle olive era una roba lunga, ma io non avevo capito quanto lunga fino a oggi: erano le 9.00 quando ho iniziato a preparare il ripieno per le mie olivine… si sono fatte le 16.30 quando ho finito di friggere l’ultima padellata… ora vi spiego cosa ho combinato in tutto questo tempo
:)

L’esperimento si è svolto in tre momenti distinti: la preparazione dell’impasto e il denocciolamento delle olive; la farcitura delle olive; l’impanatura e la frittura.

Olive all’ascolana
Per il ripieno ho usato: 500 gr di carne mista (maiale e tacchino); 2 uova; 50 gr di parmigiano; noce moscata e pepe. Ho cotto la carne in padella con una base di carota, sedano e cipolla e un po’ di burro, poi mentre si raffreddava mi sono data a un’arte sconosciuta: il denocciolamento delle olive (che avevo già lasciato a mollo in acqua e limone per 3 ore). Non avendolo mai fatto prima, ma non volendo prendere scorciatoie, avevo deciso di comprare le olive intere e procedere a denocciolarle; avevo visto dei video su internet e mi sembrava qualcosa che avrei potuto fare pure io… beh, ero consapevole che magari le prime 10 olive avrebbero fatto schifo, ma ero fiduciosa che la pratica avrebbe affinato le mie capacità. Sbagliato! A parte che mi scocciava lasciare metà oliva attaccata al nocciolo… a malincuore, quando ho capito che era quello il segreto per un buon denocciolamento, sono stata senza cuore: ho affrontato le mie olivine, ho cercato di fare del mio meglio e alla fine con un po’ di pazienza e un po’ di incoscienza ce l’ho fatta (vi svelo un segreto: quelle che mi si sono rotte le ho ricomposte in fase di farcitura!). Quando la carne si è raffreddata, l’ho messa nel mixer per ridurla in polpa; in una ciotola, ho aggiunto alla carne il parmigiano, due uova sbattute a parte, le spezie e del pane grattuggiato per compattare il ripieno.

Olive all’ascolana
Preparato l’impasto, sono passata a riempire le mie olivine e a cercare di dar loro una forma più o meno rotonda. Per 1/2 Kg di carne avevo preventivato 700 gr di olive, ma ora capisco perchè ne ho dovute preparare altre: avevo calcolato il peso con l’osso! Insomma, in totale, avrò preparato più o meno 90 olive. Prima di passare alla panatura e alla frittura, ho lasciato riposare le mie bambine in frigo per 2 ore e 1/2.

Olive all’ascolana
Olive all’ascolana
Dopodichè ho fatto una breve pausa pranzo e subito dopo mi sono rimessa ai fornelli. Ho preparato uova e pan grattato, poi ho proceduto a una doppia panatura: uovo-pane; uovo-pane, per rendere le olive più croccanti. Al momento di andare a friggere ho vissuto un attimo di panico perchè non avevo l’olio, ma grazie alla Conad a 3 metri da casa ho superato anche questo imprevisto
:)
Nonostante io non sia molto brava con i fritti, con le olive oggi sono andata bene: è venuta una frittura da oscar!

Io non vedevo l’ora di assaggiare le mie bambine… a me non capiterà mai quello che succede a molti cuochi/e: si dice che quando uno cucina tanto poi gli passa la voglia di mangiare. Ma quando mai? Io più cucino e più ho l’acquolina in bocca… ma lasciamo perdere. Visto che era la prima volta in assoluto che le preparavo, ho dovuto assaggiare subito: non avrei mai potuto perdonarmi se avessi scoperto domani che le mie olive facevano schifo… e invece no, erano, anzi sono buonissime! Ora non non mi resta che aspettare domani per buttarmici sopra, su quelle e su tutto il resto

;-)

Olive all’ascolana

Olive all'ascolana: esperimento riuscito

Dopo avere condiviso l’assaggio, mia mamma ha detto che le possiamo sicuramente rifare. Però la prossima volta compro le olive denocciolate, valà valà! Sia ben chiara una cosa: anche se c’è voluta quasi un’intera giornata, io sono contenta del risultato e anche degli sforzi fatti. Ho pure imparato una cosa nuova e ho fatto tutto quello che mi ero prefissa. Ora, dimostrato che so anche denocciolare le olive, se la prossima volta prendo una scorciatoia non se ne avrà a male nessuno, o sbaglio? Tra una frittura e l’altra ho pure impastato la pizza (pure questa ostacolo insormontabile fino a qualche settimana fa)… insomma, una bella giornata in cucina. Stanca come se avessi lavorato in miniera, ma soddisfatta della produttività dimostrata, vi do appuntamento a domani con il resoconto della nostra gita.

Buon appetito,

Aury



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