Magazine Palcoscenico

Oltre il danno la beffa

Creato il 19 aprile 2012 da Nonzittitelarte

IL CASO. Gli ex lavoratori nei guai per dei volantini. Il ruolo di Luca Sbardella
Lirico, licenziati a processo
In sei sono accusati di aver diffamato Pietrantonio
Nel 2008 furono licenziati in tronco dalla società esterna a cui il Teatro Lirico aveva affidato la gestione del servizio di biglietteria. Per questo, in occasione di alcuni spettacoli serali, organizzarono una serie di sit-in diffondendo dei volantini di fuoco contro l’allora sovrintendente Maurizio Pietrantonio, accusato sostanzialmente di aver sperperato i soldi dell’ente dando incarichi inutili a persone a lui vicine. Una protesta che ha avuto degli strascichi pesanti per i sei lavoratori – Emi Cara, Leila e Roberta Manno, Giacomo Pischedda, Carlo Raga e Simonetta Sarobba – che furono querelati da Pietrantonio e oggi, quattro anni dopo, devono tutti difendersi dall’accusa di diffamazione davanti al giudice monocratico di Cagliari.
IL PERSONAGGIO Un processo giunto ormai alle battute finali, ma che ieri ha vissuto forse il momento più importante, visto che sul banco dei testimoni si è accomodato quel Luca Sbardella, ex amministratore unico della Biglietterie srl, che nei volantini incriminati veniva indicato come la pietra del presunto scandalo. Sbardella è un personaggio molto noto nei palazzi della politica romana. Classe 1973, vicino all’ex ministro Maurizio Gasparri, componente della direzione nazionale del Pdl in quota ex An, tra i vari incarichi collezionati negli anni ha ricoperto, appunto, anche quello di amministratore della società che gestiva la biglietteria del Lirico di Cagliari. A nominarlo, nel 2004, appena diventato sovrintendente, fu proprio Pietrantonio, suo amico personale. Un incarico che i lavoratori non esitarono a definire «politico» e soprattutto «inutile», visto che la Biglietterie srl sarebbe stata «una scatola vuota» che avrebbe avuto come «unica funzione quella di retribuire gli stipendi». «Pietrantonio – si legge in un passaggio dei volantini riportato anche nel capo d’imputazione – chiama da Roma Luca Sbardella, uomo politico di sua fiducia, per diventare amministratore unico» retribuendolo con «3000 euro al mese per non svolgere alcuna attività reale».
LA TESTIMONIANZA E ieri Luca Sbardella, citato direttamente dal giudice per fare chiarezza, ha confermato di essere stato chiamato a fare l’amministratore «da Pietrantonio, che è un mio amico, per traghettare la società verso la liquidazione». Quando però gli è stato chiesto di cosa esattamente si occupasse all’interno della Biglietterie srl le sue risposte sono apparse piuttosto vaghe. Quanto ai compensi, Sbardella ha spiegato che riceveva 1000 euro mensili, esclusi i rimborsi per viaggi e spese di rappresentanza. Dal bilancio del 2007 però, prodotto in giudizio dall’avvocato dei lavoratori Dario Sarigu, alla voce compensi per l’amministratore risultano ben 35 mila euro. «Davvero? Mi riservo di verificare il dato», ha replicato Sbardella prima che il giudice aggiornasse l’udienza al 29 giugno.
Massimo Ledda

TEATRO. La nomina
Oscar Serci sovrintendente pro tempore
Sarà Oscar Serci a guidare temporaneamente il Teatro Lirico. Sessantuno anni, direttore del Cacip (il consorzio industriale della provincia), amministratore delegato del Tecnocasic (l’impianto di smaltimento dei rifiuti) e consigliere d’amministrazione della Fondazione come rappresentante del ministero dei Beni culturali: su di lui hanno concordato tutti i sei colleghi del cda, più il presidente del Lirico, il sindaco Massimo Zedda. La delibera firmata ieri sera alle 21,30, dopo circa due ore e mezza di riunione, dà incarico a Serci, che come consigliere rappresenta il ministero per i Beni e attività culturali, di governare il Teatro per tre mesi. Periodo in cui, è specificato, non percepirà nemmeno un euro di stipendio.
MANDATO A TERMINE Infatti, nonostante il cda gli abbia proposto un compenso, Serci si è rifiutato categoricamente, «per l’attaccamento alla Fondazione e per le sue condizioni economico-finanziarie», come ha detto ai suoi colleghi e come è scritto nella delibera. Dunque il consigliere già da oggi probabilmente chiederà l’aspettativa da Cacip e Tecnocasic. L’impegno che l’attende al Lirico, seppur temporaneo, sarà gravoso. Non a caso verrà affiancato un consulente artistico, che il cda nominerà al massimo entro la fine della prossima settimana.
A Serci, invece, spetterà la parte più contabile della gestione. Un incarico non nuovo per il consigliere, visto che già due anni fa prese in mano i bilanci del Teatro.
LA PROSSIMA SCELTA Per quanto riguarda la nomina del prossimo sovrintendente, con tutta probabilità si sceglierà la strada della “manifestazione d’interesse”. Una scelta che permette di dare maggiore trasparenza rispetto a una nomina diretta – che si può sempre fare, il cda infatti non è tenuto a scegliere il sovrintendente tra i “candidati” – e meno rigida rispetto a un bando pubblico, che prevede il rispetto di procedure più puntuali.
Mario Gottardi

 

L’Unione Sarda 17.04.2012

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