Chi lo ascolta per la prima volta non capisce bene che musica sia, chi guarda le sue clip potrebbe ragionevolmente pensare che è un’idiota. Dalla Siria col furgone (che c’è anche nel video).
“Che Dio punisca chiunque provi a dividerci”
Kefiah rossa, occhiali neri a nascondere lo sguardo e curatissimi baffi sono il biglietto da visita di Omar Souleyman. La sua storia ha già cominciato a mischiarsi con la leggenda senza aspettare consacrazioni. Quarantasette anni, nato e cresciuto a Ra’s al’-Ayn in Siria, S ha cominciato a suonare gli strumenti tradizionali dell’ambiente rurale (bouzouki, rebab) per poter lavorare durante le numerose feste di matrimonio e tirare su qualche soldo. Dotato di una voce carismatica e sopratutto di un grande intuito musicale, con il passare del tempo S ha deciso di contaminare la musica dabke con campionature ritmiche e sintetizzatori (di Rizan Sa’id) diminuendo e aumentando fino ai limiti del tempo i battiti della danza popolare.
S ha poi capito che questo ritmo, dotato di un incredibile potenziale, era in grado di coinvolgere dopo pochi minuti qualsiasi ascoltatore. La sua semplicità, che rende il dabke adattabile a moltissima musica anche occidentale, ha cominciato a farlo conoscere all’interno dei circuiti musicali internazionali. La cover del brano di Bjork Crystalline che alcuni amici mi fecero ascoltare ad Istanbul è tuttora un ricordo fortissimo e diventò un caso.
“Colei che ho amato, dove si trova? Con la sua piccola bocca, con i suoi occhi che uccidono”
Per non farla troppo lunga, dopo tre compilation, un album live ed oltre 500 registrazioni amatoriali, qualcuno (qualcuno di molto importante) si è accorto sul serio di lui e gli ha proposto la produzione del primo album in studio.
Nonostante tutto, ho aspettato un po’ di tempo prima di scrivere questa Bar-zolletta. Il Mondo è davvero pronto per tutto questo? – Mi chiedevo. Il più delle volte si fa difficoltà a capire la verità. Per questo ho cercato la risposta alla mia domanda nell’unico luogo in cui la gente scrive direttamente ciò che pensa senza preoccuparsi delle conseguenze: i commenti di Youtube. Lo stesso Souleyman sa che i tempi sono ancora acerbi per una intrusione così forte nella cultura occidentale e per il momento punta a convincere dell’esperimento il mondo arabo vicino, Libano ed Iraq.
No, il Mondo non è ancora pronto ma io scrivo lo stesso.
Nel video di Warni Warni Souleyman delinea benissimo il personaggio ridicolo e al contempo carismatico che ha deciso di essere, c’è materiale per fare un libro. Partendo dal suo ostentato look islamico-teocratico-radicale S si sdrammatizza costantemente con gli espedienti più incredibili: la sigaretta elettronica fumata con un certo tono, la maglietta di Che Guevara del tastierista totalmente fuori luogo fino alle ambientazioni oniriche di alcuni frame; tutto in un climax che con il passare dei minuti porta video e spettatore in un ambiente sempre più improbabile fatto di ghiacci dell’Antartide, jeep in autostrada e Space Shuttle in fase di atterraggio(!!!). Una stella (cometa) è nata e infiammerà per molto tempo cuori non solo medio-orientali.
“Camminerei sui carboni e mi scaverei la tomba da solo piuttosto che vederti sposa di un altro”
Omar Souleyman nel suo habitat naturale