L’ex presidente pakistano, Pervez Musharraf, è stato incriminato per omicidio, complotto e favoreggiamento. Questi i capi d’accusa mossi dal tribunale antiterrorismo di Islamabad per l’uccisone dell’ex primo ministro Benazir Bhutto.
La leader del Partito Popolare Pachistano, rimasta uccisa durante un attentato terroristico il 27 dicembre 2007, nella sua ultima intervista aveva confidato, al giornalista Mark Segal, che se le fosse successo qualcosa la responsabilità sarebbe stata di Musharraf.
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L’ex dittatore, salito al potere nel 1999 grazie a un golpe militare, continua a proclamarsi innocente dichiarando: “questo processo ha dei chiari fini politici. Sono innocente e lo proverò”
Rieletto alla presidenza del paese nel 2007, dopo le sue dimissioni nel 2008 Musharraf lasciò il Pakistan; dal suo ritorno, il 19 Aprile di quest’anno, si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di altro tradimento per aver esautorato i giudici durante lo stato d’emergenza dichiarato nel 2007.
Il tribunale di Quetta ha invece inoltrato una richiesta di comparizione per il 10 settembre relativa al processo sull’assassinio del leader separatista Akbar Bugti.
L’udienza che riguarda l’omicidio di Benazir Bhutto riprenderà il 27 Agosto.
Articolo di Olga Anna Furchì