Le moderne tecnologie informatiche, invece,possono offrire grandiopportunità di crescita e miglioramento nelle vite di tutti, portando un aiuto concreto non solo nei paesi più all'avanguardia, maspecialmentein molte realtà rurali dei paesi in via di sviluppo, soprattuttoper chi vive in situazioni di emarginazione e difficoltà Per questo motivo è nato Open Hospital. Open Hospital è un progetto Open Source nato dall'incontro tra i fondatori di Informatici Senza Frontiere (ISF) ed il Dott. M. Marsiaj al fine di permettere e facilitare le operazioni gestionali quotidiane presso l'ospedale St. Luke di Angal.
L'ospedale, fondato circa un secolo fa dai padri Comboniani, si trova in una regione rurale molto povera del nord dell'Uganda, con un bacino di utenza di circa 120.000 persone.
Il progetto, ben supportato soprattutto grazie al lavoro di sviluppo e correzioni delle releases portato avanti da un gruppo di sviluppatori interno a ISF, attualmente è alla settima release ed è in grado di garantire diverse funzionalità:
- Multiutenza con possibilità di attivare/disattivare i singoli pulsanti all’interno delle finestre
- Anagrafica Paziente estesa (gruppo sanguigno, assicurazione, nomi parenti, note, foto)
- Storico Paziente Integrato con OPD, ricoveri, esami di laboratorio
- Prescrizione terapie
- Gestione della Farmacia centrale e di reparto
- Compilazione e Gestione dei conti pazienti attraverso prezzari
- Database vaccini
- Comunicazione interna di eventi, report e chat
- Report e statistiche
Attualmente il software è disponibile in versione utilizzabile e modificabile su Sourceforge Per sostenere il progetto questo è il link di riferimento.
Fonti: http://www.informaticisenzafrontiere.org/ http://www.informaticisenzafrontiere.org/2006/01/open-hospital/ Articoli correlati: Cos'èil Digital Divide e perché gli ignoranti non lo ritengono unproblema WiildOS, l'arma vincente contro il Digital Divide Ubuntu si mette il camice