Notte di consegne a Niscemi. Operazione “Para Bellum” stanotte gli uomini della squadra mobile di Caltanissetta e del commissariato di polizia di Niscemi hanno notificato ben sei ordini di custodia cautelare in carcere.Dopo oltre 15 anni di inchieste ed indagini gli investigatori hanno risolto il caso dell’omicidio di Alfredo Campisi, boss emergente di Niscemi, freddato, il 6 novembre del 1996, mentre era alla guida della sua auto insieme a Giuliano Chiavetta, che era il luogotenente oggi invece risulta essere un collaboratore di giustizia, solo perchè a seguito dell’agguato si è finto morto salvandosi.A quanto è dato sapere l’agguato a Campisi è stato fatto da un commando della famiglia gelese degli Emmanuello notoriamente affiliata al clan Madonia, anche se a quanto pare in quel periodo si erano creati dei contrasti interni all’interno di Cosa Nostra.
Campisi sembrava fosse intenzionato a diventare il boss di Niscemi ed aveva la “buona abitudine” di circondandosi di un gruppo di giovani violenti e senza scrupoli. Le manette stamane sono scattate ai polsi di presunti mandanti ed esecutori materiali del delitto, tutti esponenti dei clan mafiosi di Gela e Niscemi.
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