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Oppido, le scomuniche non servono, Renzi cosa è disposto a fare?

Creato il 09 luglio 2014 da Antonio De Rose @antonio_derose

Contro la ‘Ndrangheta le scomuniche papali non servono. Perché il vecchietto omaggiato durante la processione del 2 luglio riveste a Oppido Mamertina (RC) un carisma superiore a quello della Madonna, che nell’immaginario degli oppidesi s’inchina, appunto, al boss. Quel signore che sconta l’ergastolo allettato in casa sua ha potere di vita e di morte sugli esseri animati che si trovano a passare per Oppido e contravvengono al codice d’onore della Famiglia, l’unico diritto cogente dalle nostre parti. Non si capisce bene su cosa indaghi la Dda di Reggio Calabria. Per paura o per rispetto, gli oppidesi sono complici del Mazzagatti. Per paura o per rispetto, siamo tutti complici delle mafie, tutti inermi di fronte a chi dispone di una forza militare ed economica come quella della ‘Ndrangheta: personalmente m’iscrivo a quelli che hanno paura. Insultando la memoria di Giovanni Falcone le istituzioni continuano a pretendere l’eroismo dei cittadini. Magistratura e forze di polizia hanno le armi spuntate. La lotta al crimine organizzato si può vincere, ma dobbiamo sapere cosa siamo disposti a fare e rischiare. Matteo Renzi cosa è disposto a fare? Perché per cambiare verso al nostro Paese non basta la politica, si devono rottamare anche quelle strutture sociali e pre-politiche incompatibili con la libertà e la democrazia. Ed è molto più difficile, tanto più doloroso. Quando il Governo rinforzerà i suoi presidi nei territori e nelle istituzioni già infiltrate dalla ‘Ndrangheta ce ne accorgeremo. Perché il sangue riprenderà a scorrere e sarà dei cosiddetti servitori dello Stato. Fino ad allora il buon Gratteri continuerà a sgolarsi, chiedendo più uomini e mezzi, e le sacre icone faranno i loro inchini.



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