E dire che i presupposti erano quelli…
Il secondo volume di Orfani, la nuova testata marchiata Bonelli e firmata da Roberto Recchioni e Emiliano Mammucari, mantiene le promesse fatte con il primo numero. Peccato che queste promesse non siano delle migliori…
Come nel numero #1, anche qui abbiamo una qualità indiscutibile nei disegni: curati, colorati in maniera gradevole, con alcune tavole decisamente evocative. Il problema sorge quando si va ad analizzare la trama e l’intera struttura su cui si basa la storia.
Vediamo un altro scorcio del passato della squadra chiamata Orfani, del loro training e degli esperimenti effettuati per renderli più forti, più veloci, più… più…
Abbiamo visto queste cose troppe volte per non notare quanto vengano narrate in maniera troppo classica.
E la cosa non cambia quando l’ago temporale si sposta al presente.
In questa parte si hanno le peggiori sorprese: un intero volume che parla di un solo personaggio, Juno, della sua storia, della sua lotta personale e del rapporto che ha instaurato con il leader della squadra, fino al finale scontato e poco coinvolgente. Non che il fumetto non si lasci leggere ma si respira l’aria di vecchia concezione ad ogni tavola, che poi è il più grosso problema che affligge le varie testate della Bonelli da qualche anno a sta parte.
Questa, che sarebbe dovuta diventare la mossa per avvicinare il mondo del fumetto americano a quello nostrano, risulta troppo debole, troppo scontata per non subire il peso di questi difetti.
Difetti che, ad un occhio poco allenato, potrebbero anche non risaltare.
Ma dopo anni di fumetti, da queste parti difficilmente passano inosservati, e hanno un loro peso…
Rimane il rammarico, il dispiacere di vedere come, negli anni, il fumetto italiano sia ancora fermo ad una linea di pensiero troppo classica, dove sembra ci sia paura di sperimentare e dove, di questo passo, si rischia l’indifferenza più totale.
Non so se concederò una terza possibilità ad Orfani, il sospetto che il risultato sia il medesimo è forte.
E per 4,50 € sono sicuro che in giro si possa trovare di meglio…