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Orologi biologici e bugie

Creato il 22 maggio 2014 da Nonchiamatemiborgia @nonsonoBorgia
A me piace leggere: lo sapevate, ne avevo già parlato qui. Mi piacciono i libri, leggo i giornali, mi piace sfogliare pure delle riviste. Io leggo di tutto, non faccio di certo la filointellettuale. Certo è che ogni tanto scivolo su tutta questa aura culturale che mi sono creata attorno, per cui se un giorno leggo gli articoli sull’Internazionale, ci sono delle volte che, invece, finisco su siti in cui vengono segnalate notizie ridicole. Assurde. Incredibili.Tanto che un giorno mi sono ritrovata a leggere sul sito delle notizie più assurde del mondo questa breve:
“Due ricercatori della University of Utah hanno scoperto che la “moralità” delle persone cambia a seconda dell’ora della giornata. I ricercatori hanno compiuto una serie di test e giochi (che permettevano la possibilità di barare) su volontari in diverse ore del giorno, ed è emerso che la mattina la gente è meno propensa amentire o bararerispetto al pomeriggio.L’ipotesi è che le persone abbiano una quota giornaliera di forza di volontà, un’idea peraltroin linea con altri studi, e quindi con il passare delle ore sembra via via diminuire consapevolezza morale e auto-controllo.Sulla base dei risultati dello studio, dunque, sembra essere opportuno prendere le decisioni (specie quelle più importanti) di mattina se si vuole che siano più attente all’etica. Oppure, detto in modo diverso, quando ci si sente indotti in tentazione è il caso di dormirci su.”
Interessante vero? Tutto questo vi fa rivalutare tutto ciò che vi dite durante il giorno? In quanti di voi hanno pensato “Chissà se stasera lui/lei sono davvero a quella noiosissima riunione di condominio o se, invece, sta organizzando bische clandestine”?Partiamo dal presupposto che la notizia è stata estrapolata da un sito in cui si racconta di gente ubriaca che, per non subire il test dell’etilometro, si mangia le mutande, quindi non  è una testata scientifica. Inoltre, in questo sito le notizie sono dirette a un pubblico ampio, generico, per cui le teorie e i risultati di eventuali studi sono riportati in maniera più snella. Una volta detto questo, però, soffermiamoci sulla possibilità che questi due ricercatori della University of Utah abbiano ragione, e che quindi la loro scoperta sveli una grande verità sulle persone e i rapporti umani.
Inquietante.
Perché se la mattina un familiare, un amico o il partner hanno la decenza di dirti “Ammazza che brutto muso”, può essere che la sera, dopo aver passato sei ore a vestirti e agghindarti come una starlette tutta pizzi e paillette, le stesse persone non abbiano il buon cuore di dirti che pari un albero di Natale, ma si limitino a dire “Mmh, sì dai, stai bene”.L’ipotesi alla base di tutto questo è che noi ogni giorno ci svegliamo e abbiamo un tot di forza di volontà che, via via che passano le ore, si esaurisce. Per cui, se dopo il primo caffè del mattino abbiamo ancora la coscienza di essere più onesti, al momento del the delle cinque siamo troppo stanchi, sfibrati e stufi per impegnarci ad essere più etici. E quindi, secondo questi tizi dello Utah, mentiamo. Spudoratamente e senza ritegno. Una serie di piccoli Giuda alla riscossa.Non ho assolutamente idea se la teoria aderisca alla realtà dei fatti, ma posso dire che, mentre appena sveglia il mio umore è talmente nero che non te le mando a dire, durante la giornata tendo ad essere più accomodante. Quindi forse i test condotti dai due ricercatori non sono così assurdi.Ora, passiamo alle possibili soluzioni davanti a questo problema di piccola intensità. Come evitare situazioni di bugiardaggine e incoscienza?
-Vivi solo le prime 6 ore dopo la sveglia. Allo scoccare della settima ora chiuditi in casa, non parlare con nessuno, non chiamare nessuno.
-Oltre la settima ora si consiglia vivamente di non prendere decisioni importanti: è risaputo, infatti, che solo alla fine di una lunga e difficile giornata di lavoro le persone tornano a casa con la chiara intenzione di consegnare le dimissioni con effetto immediato e, magari, applicarsi in violenti atti di vandalismo. Ecco oltre la settima ora, credo sia meglio non dare adito a questi pensieri che sì, sono umani e comprensibili, ma potrebbero avere conseguenze indelebili. Perché che tu decida di dar fuoco alla macchina del tuo superiore o che tu opti per tatuarti due occhi finti sulle palpebre, ricorda che il giorno dopo potresti svegliarti e pentirti: la causa di tutto questo è lo stato di semincoscienza, sterilizzato da qualsiasi fenomeno etico, che viviamo quotidianamente.
-Un’altra possibile soluzione potrebbe essere quella di scrivere tutto ciò che si pensa, tutto ciò che si ritiene importante su di un foglio. A tempo debito, quando la nostra materia grigia si è ricaricata ed è più propensa a collaborare per rendere questo mondo un posto migliore, si riflette e si prendono decisioni.
-L’ultimo sistema per arginare questo fenomeno di bugiardaggine serale sarebbe quello di stanarci a vicenda, sviscerare i nostri segreti più reconditi a farci crollare. Partiamo con interrogatori che nemmeno il tenente Colombo si sognava, offriamo cascate di gintonic fino a far sciogliere le ultime sinapsi disponibili all’interno del cranio; poniamo domande-trabocchetto.
Non so, questa breve mi ha incuriosito e mi ha portato a riflettere a quante volte, magari anche involontariamente, distorciamo la realtà, a quante volte il nostro subconscio ci porta automaticamente a raccontarci e presentarci diversi da ciò che siamo. Un po’ come quelli che ti dicono “Io sono una persona sensibile…” (perché è bello e ti fa onore essere sensibile), ma che nel momento in cui tu dici di avere un problema stai sicuro che loro ne avranno almeno il triplo. Ovviamente tutti di una gravità superiore alle tue stupide lamentele. Ecco quindi che se magari, fino a poco tempo fa, personaggi di ‘sto tipo mi facevano allegramente girare le balle, adesso potrei anche essere indotta a scusarli, coltivando questa teoria che a un certo punto della giornata siamo tutti un po’ più falsi, un po’ più costruiti a causa di strani fenomeni fisiologici.
Ma ora, alla luce di tutto ciò, devo chiamare un paio di persone:  sono quasi certa che quei pantaloni tigrati con i lustrini non fossero di loro gradimento.

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