Orthomyxoviridae

Tossisco come un cane con il cimurro. Starnutisco come un gatto scabbioso. Rutto acido come una capra con la colite. Cago a spruzzo come un asino con la diarrea. Eppure sono felice. Grazie all'influenza ho avuto una accettabilissima ragione per non partecipare ad una cena informale con alcune persone con cui lavoro. Erano presenti l'amministratore delegato, Napo Orso Capo, il bambino e il grande cacciatore, l'ultima neve di primavera, James Bond, Pussy Galore, l'anonimo veneziano, Goldfinger e Dino Zoff.

Non oso immaginare il livello della conversazione. Scherzi a parte: sono felice di non esserci andato perché alla fine avremmo finito per parlare di lavoro. In fondo è l'unica e sola cosa che ci accomuna. A me non frega un cazzo della stagione sciistica dell'AD, a lui non frega un cazzo della mia collezione di stilografiche. E dato che non tutti hanno la capacità di accettare serenamente di non avere nulla da spartire con i commensali, anziché abbandonarsi ad assaporare un delizioso e pacificante silenzio, si sarebbe finiti a parlare di calcio. E la tristezza sarebbe stata infinita e mi sarebbe venuta voglia di sfaciare zucche.

Mi godo questi giorni. Quando ho la febbre faccio sempre sogni strani e fantasiosi che poi ricordo benissimo. E poi non c'è niente di meglio di un brodo caldo e consolatorio... E poi non c'è niente di meglio di restare in pagiama a letto a leggere il giornale... E poi non c'è niente di meglio delle babucce calde...