Dopo aver visto le nomination ai migliori attori, spazio ora anche alle signore, con le candidate all’Oscar di migliore attrice non protagonista. C’è una grande favorita, Anne Hathaway per Les Misérables, ma anche le altre quattro interpreti hanno le loro buone carte da giocare e cercheranno di soffiarle la statuetta da sotto il naso. Vediamo allora l’elenco completo delle 5 candidate alla statuetta.
Amy Adams (The Master)
Sally Field (Lincoln)
Anne Hathaway (Les Misérables)
Helen Hunt (The Sessions)
Jacki Weaver (Il lato positivo – Silver Linings Playbook)
Amy Adams
Amy Adams è una delle giovani attrici più amate dall’Academy. Quella per The Master è infatti già la quarta nomination per la 38enne rivelatasi al grande pubblico con il film Disney Come d’incanto. Perché potrebbe aggiudicarsi la statuetta?
1. La Adams come abbiamo anticipato è andata vicina a tenere la statuetta dorata già in tre occasioni: nel 2005 con la commedia indie Junebug, nel 2008 con l’intenso dramma Il dubbio e nel 2010 per il combattivo drama The Fighter. La quarta sarà finalmente la volta buona?
2. The Master è un film incentrato soprattutto sui personaggi maschili e sulla sfida di bravura tra Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman. La pellicola firmata da Paul Thomas Anderson non ritaglia un enorme spazio invece per le figure femminili, eppure Amy Adams nelle poche scene in cui appare riesce a illuminare la scena e le bastano una manciata di intense inquadrature per lasciare il segno.
3. Per la sua parte di Peggy, la moglie del leader spirituale Lancaster Dodd ispirato al fondatore di Scientology, Amy Adams ha già ricevuto svariati riconoscimenti critici e nomination, tra cui quella per il Golden Globe. La vittoria agli Oscar sarebbe la classica ciliegina sulla torta per una interpretazione piccola eppure gigantesca.
Sally Field
Sally Field ha una carriera davvero lunga e ricca di ruoli importanti e variegati alle spalle. Dagli esordi negli anni Settanta agli Oscar vinti negli 80s, passando per la consacrazione negli anni Novanta grazie a successi come Mrs. Doubtfire e Forrest Gump, fino ad arrivare ai recenti exploit televisivi in E. R. – Medici in prima linea e Brothers & Sisters e ora a Lincoln. Ecco tre motivi per cui agli Oscar quest’anno potrebbe spuntarla lei:
1. Sally Field è un’attrice molto amata dall’Academy. L’interprete 66enne ha già conquistato 2 Oscar come miglior attrice protagonista per Norma Rae nel 1979 e per Le stagioni del cuore nel 1985. E, come dice il detto, non c’è due…
2. Lincoln è un film che è stato apprezzato davvero molto dall’Academy. Le 12 nomination conquistate lo testimoniano ampiamente. La serata di domenica potrebbe trasformarsi allora in un trionfo per la pellicola di Steven Spielberg e dell’entusiasmo patriottico nei confronti del film sul presidente americano potrebbe beneficiare anche Sally Field.
3. Nei panni di Mary Todd Lincoln, la moglie dell’amato ex presidente degli Stati Uniti, la Field offre alcuni dei momenti più intensi ed emozionanti di tutta la pellicola. Il suo è un personaggio ricco e sfaccettato che riesce in alcune scene a rubare la scena persino a Daniel Day-Lewis. Se non è abbastanza da Oscar questo…
Anne Hathaway
La seconda volta sarà quella buona? Anne Hathaway ha già conquistato una nomination agli Oscar come migliore attrice protagonista nel 2009 con Rachel sta per sposarsi e ora parte come favorita assoluta per l’Oscar alla migliore attrice non protagonista. Scopriamo perché.
1. Difficile, impossibile rimanere indifferenti di fronte alla sua drammatica e intensa interpretazione di Fantine ne Les Misérables. Il suo è il classico ruolo breve ma intenso, perfetto per essere premiato con un Oscar alla migliore non protagonista.
2. C’è una scena in particolare di Les Misérables che rimane impressa, anche ai meno patiti del genere musical: Anne Hathaway che canta “I Dreamed a Dream”. Una sequenza lacerante, da standing ovation, in cui la Hathaway è fenomenale sia per doti recitative che canore. L’interpretazione della stessa “I Dreamed a Dream” nel talent show Britain’s Got Talent è riuscita a trasformare in una star globale Susan Boyle, figuriamoci se non varrà ad Anne Hathaway almeno un Oscar.
3. Dopo essersi fatta notare come star di pellicole “commerciali” come Pretty Princess, Ella Enchanted e Il diavolo veste Prada, la Hathaway si sta imponendo sempre di più anche come interprete apprezzata dalla critica. Nei panni di Fantine, l’attrice trentenne ha fatto davvero il pieno di consensi, apprezzamenti e premi assortiti, tra cui il Golden Globe, che spesso prelude anche alla statuetta più ambita.
Helen Hunt
Così come le sue altre “rivali” di categoria, Helen Hunt non è nuova alle candidature agli Oscar. Non solo, è riuscita a capitalizzare la sua unica altra nomination agli Oscar con una statuetta, nel 1997 per il film Qualcosa è cambiato. Vediamo tre motivi per cui potrebbe fare il bis:
1. Il suo è probabilmente il personaggio più particolare tra quelli in cinquina. In The Sessions, in uscita nelle sale italiane proprio questa settimana, la Hunt interpreta la parte di una particolare terapista sessuale. Non chiamatela prostituta, però, perché è una donna specializzata nell’aiutare le persone disabili a prendere consapevolezza della loro sessualità. Un ruolo non semplice che nelle mani sapienti di Helen Hunt sembra invece parecchio semplice e inoltre l’attrice, come richiesto dal personaggio, appare parecchio a suo agio e in splendida forma anche nei vari momenti in cui compare tutta nuda.
2. Helen Hunt è un’attrice già premiata dall’Academy, come abbiamo visto, ma oltre alla statuetta conquistata è stata spesso presa in considerazione anche da altri premi importanti, con 4 Emmy Awards e 3 Golden Globe vinti per la serie Innamorati pazzi. Una che insomma i premi è abituata a portarli a casa.
3. Tutti amano i grandi ritorni, soprattutto gli americani, è quello della Hunt è un gran bel comeback. Pur non essendo sparita del tutto dalle scene, negli ultimi anni la sua carriera sembrava essersi arenata. I suoi ultimi successi da attrice come Cast Away e What Women Want – Quello che le donne vogliono risalgono infatti a oltre 10 anni fa. Con questo ruolo coraggioso nel commovente The Sessions, l’attrice 49enne sembra pronta a una rinascita artistica.
Jacki Weaver
Tra i cinque nomi in nomination, quello della Weaver è il meno noto. Nonostante abbia 65 anni, l’attrice australiana si è infatti rivelata al mondo del cinema che conta soltanto di recente. Dopo una serie di parti per lo più in serie tv degli anni ’70, il ruolo della vita le è arrivato a 60 anni passati, con Animal Kingdom. A sorpresa, Jacki Weaver potrebbe però riuscire a portarsi a casa la statuetta per Il lato positivo, ecco perché:
1. In pochi si aspettavano la nomination nel 2010 per la sua parte di madre-matriarca nel film rivelazione australiano Animal Kingdom. Ancora in meno erano pronti a scommettere su una nuova candidatura quest’anno per Il lato positivo. Eppure la Weaver ce l’ha fatta e chissà che in maniera del tutto inaspettata non riesca persino a soffiare la statuetta a tutte le più quotate colleghe.
2. Il lato positivo è una commedia graziata da una serie di interpretazioni letteralmente pazzesche: Jennifer Lawrence è una forza della natura, Bradley Cooper sorprende con la performance migliore della sua carriera, mentre Robert De Niro è tornato alle splendida forma di un tempo. In mezzo a loro, Jacki Weaver non sfigura affatto e anzi regala alcuni ottimi momenti di recitazione.
3. Nonostante spesso i pronostici della vigilia vengano rispettati, ogni tanto gli Oscar riservano anche qualche sorpresa. L’Oscar a Jackie Weaver potrebbe essere uno di questi casi.
di Marco Goi