di Costanza Bondi
Ti ho osservata, Charlotte… quando con le tue mani affusolate, dalle unghie curate e di fresco laccate, hai preso le uova delicatamente e, con la stessa suadenza che si conviene quando si accarezza chi si ama, hai separato i tuorli dagli albumi e li hai lavorati con tutta la grazia di cui solo tu sei capace, uniti allo zucchero: 100 grammi, per la precisione, infiniti granelli, per la mia squisita emozione.
Quando spumosi divennero i tuorli, così candidi da sembrare la morbida ovatta con cui la sera sei solita struccarti, mia splendida Charlotte, vi hai versato poco a poco il latte bollente, ¼ di litro, e hai fatto cuocere il composto a fuoco basso, così lento come il desiderio di chi aspetta l’amore, senza mai smettere di mescolare, con l’arte della tua maestria che lo rinfocola sempre più, questo desiderio, e soprattutto… senza mai far raggiungere il bollore! Come ti muovi tra i fornelli, mia desiderata Charlotte, non smetterei mai di guardarti incantato, mentre, regale, avanzi in cucina con la stessa leggiadria che, la notte, hai tra le morbide lenzuola… Hai ritirato la crema dal fuoco quando ha iniziato a ispessirsi, vi hai unito la colla di pesce prima bagnata con cura e con amore sciolta in acqua tiepida. Mi hai fatto tornare alla mente il ricordo di quando, nella vasca, dolcemente mi lavavi i capelli, mia sensuale Charlotte!
Hai inumidito con acqua zuccherata lo stampo da dolce, per poi foderarlo, dal fondo alle pareti, con i friabili savoiardi. Hai unito delicatamente alla crema raffreddata, ormai sbollentitasi come un amante che troppo attende, la metà di 200 cl della panna montata. Nel versare il composto nello stampo, quando hai coperto tutto il dolce con gli altri biscottini rimasti, ho percepito con gli occhi, e sentito con tutto il mio corpo, lo stesso brivido caldo di quando, prima di uscire, ti aggiusti il cappello sui tuoi capelli setosi: hai fatto la stessa mossa con la mano, mia dolce Charlotte, che sai quanto amo…
Con dovizia, hai riposto in frigorifero il dolce per due ore: un’immensità di tempo, per un amante che deve attendere, nell’attesa di un piacere che, però, è essa stessa piacere. Ma è nel momento in cui hai decorato il dolce con il resto della panna montata, mia sublime Charlotte, che sono morto, lì, ai tuoi piedi, già assaporandomi il gusto di ciò che stavo per gustarmi… il gusto di ciò con cui stavi per deliziarmi…
Ingredienti per 6 persone: – 100 grammi di savoiardi – 200 centilitri di panna montata per la crema: – 3 tuorli – ¼ di latte – 10 grammi di colla di pesce – 100 grammi di zucchero