Debole, esile, evanescente
Horror paranormale dalla resa discutibile, Ouija è la pellicola di cui si poteva fare tranquillamente a meno. Un’avventura sovrannaturale che non possiede le carte in regola per elevarsi a prodotto sufficiente.
Debbie trova in soffitta la tavoletta ouija, con cui giocava da bambina insieme all’amica Laine, s’incuriosisce, si terrorizza e la brucia nel camino. Incredibilmente la ritrova in camera sua intatta e per questo si impicca. Gli amici sono disperati e l’amica Laine crede che ci sia sotto qualcosa di oscuro.
Nato da un’idea della Hasbro, che ha voluto imbarcarsi in un genere (quello horror) inedito per una marca di giochi in scatola, Ouija non riesce a mantenere un’adeguata tensione per l’intera pellicola e, piuttosto che spaventare o provocare qualche sobbalzo, annoia a più riprese. Di conseguenza difficilmente Ouija riesce a rivelarsi un prodotto degno di nota, nel quale per la prima mezz’ora si assiste a scambi di idee e domande senza risposta tra gli amici della defunta Debbie.
Difatti l’horror si perde nei meandri di un dramma adolescenziale, di un’amicizia persa e dell’insana voglia di comunicare con i morti. Non bastano a Ouija una serie di sequenze conclusive interessanti e avvolte in una fotografia oscura, buia, nella quale la mano del fantasma si palesa all’improvviso. Difatti il resto della pellicola è un’accozzaglia di effetti speciali malamente assemblati e altamente prevedibili, che faticano ad aiutare la pellicola a rivelarsi prodotto diverso dai soliti. Infatti l’opera diretta da Stiles White è pregna di luoghi comuni del genere, è la stereotipia della casa infestata e, non approfondendo in modo sufficiente i personaggi che ruotano attorno alla tavola ouija, non permette allo spettatore di conoscerli e sentirne la mancanza nei successivi minuti; insomma delle morte inutili in un film inutile.
Ouija è l’”horror qualsiasi”, il film privo d’interesse e che difficilmente riesce ad accattivare il pubblico seduto in sala, che si aspetta costantemente qualcosa di nuovo, uno stratagemma che l’aiuti a non sprofondare nella poltrona a causa della noia. Ouija purtroppo è l’esempio di un genere che fatica a rinnovarsi e che ha sfornato ben pochi prodotti degni d’interesse negli ultimi anni.
Uscita al cinema: 8 gennaio 2015
Voto: *