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“Outlander”: Ronald R. Moore spiega la scena delle frustate a Jamie

Creato il 15 settembre 2014 da Linda93

Tutti coloro che conoscono i libri di Diana Gabaldon su cui si basa la serie tv di Starz, “Outlander”, il momento di estrema violenza visto nel sesto episodio della non è stato una sorpresa.“Outlander”: Ronald R. Moore spiega la scena delle frustate a Jamie

Ci riferiamo ovviamente ai flashback in cui Jack Randall, antenato di Frank da 100 frustate a Jamie. Egli spiega la sua versione dei fatti a Claire in quella che diventa una scena sanguinosa e dolorosa, dove lo scozzese non emette alcun suono di sofferenza, ma viene fuori il sadismo di Jack. Questo punto in particolare ce lo spiega meglio il produttore esecutivo dello show, Ronald R. Moore.

Il sesto episodio rappresenta un’opportunità interessante per guardare quel particolare retroscena attraverso gli occhi [di Jack]” spiega. “Abbiamo realizzato una scena ove non mostriamo la frustrazione di Jamie dal suo punto di vista, ma da quello di Jack, il che mi è sembrato più affascinante. Sappiamo che Jamie le prende – è orrendo. Da Jack, volevo sentire cosa lui pensava mentre si comportava in quel modo con quel giovane ragazzo. Ci ho fornito un modo per entrare meglio dentro il personaggio”.

Sulla ricerca dell’umanità per un personaggio così malvagio, Moore continua spiegando: “tutti i grandi cattivi sono umani [e] come tutti noi, provano amore, paure e desideri, ma tuttavia agiscono in modo diverso guidati di differenti passioni, tormenti o difetti. Così, come sempre io parlo di Jack come un uomo e i suoi particolari dilemmi e relativi problemi. Non trattiamo mai di lui come un cattivo dell’opera”.

Per l’attore che lo interpreta, Tobias Menzies è importante che Jack non sia “effemminato” nella sua “malvagità”, ma spiega meglio: “[le scene] sono complicate da filmare q quindi c’è bisogno di spingersi un po’, ma c’è anche una certa quantità di gusto lì. Dici e fai cose impossibili, che non si possono realizzare nella vita reale”. Egli mette in guardia: “se il sesto episodio è duro, [la fine della stagione] sarà su un altro livello”.

Quanto a come lo spettacolo affronta quelle scene difficili, Moore rende chiaro l’aspetto del sangue e relative sensazioni in proposito. “Noi ci avviciniamo allo show sempre con la nostra filosofia chiedendoci: qual è la verità di questa scena? Alcune cose terribili stanno per accadere, facciamo in modo di ritrarle in modo veritiero. Facciamo qualcosa di doloroso che appaia come tale, qualcosa di psicologicamente dannoso deve essere avverso guardandolo” dice l’EP. “Non è nello stile della serie avere delle sequenza in modalità slow-mo di sangue, non si tratta della celebrazione della violenza o dell’aspetto feticista, del tipo ‘deve essere sporco e cattivo’. Si ridimensiona un po’. Non affrontiamo il tema in punta di piedi e non lo vogliamo nemmeno gratificare. Ma trovarci solo quello che è reale all’internodice Moore.   [TV Guide]

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