Immaginatevi di arrivare in aeroporto, con tutte le vostre valigie pronte, il sorriso pre-partenza stampato sul viso, fare la coda al check-in e vedere la faccia della ragazza dietro il banco sfoggiare un sorriso a ottantacinque denti, mentre tiene in mano i vostri passaporti e dirvi “Signori, mi dispiace dovervi informare che a causa di un problema di overbooking non potrete partire con questo volo, ma faremo tutto il possibile per rimediare a farvi partire al più presto”. Ecco, quella dietro al banco ero io fino a pochi mesi fa, e quello che voi state subendo è il così detto overbooking.
Ma facciamo un passo alla volta.
CHE COS’È L’OVERBOOKING?
Senza troppi giri di parole l’overbooking è una situazione che si verifica quando le compagnie aeree vendono un numero di biglietti maggiore rispetto alla capienza effettiva dell’aereo. Che bastardi, verrebbe da dire, e invece no, le compagnie aeree sono autorizzate a compiere questo tipo di procedura, con le relative conseguenze. Detto in parole povere, se rimanete vittime dell’overbooking non dipende dal vostro tipo di biglietto, o dal momento in cui l’avete prenotato, è semplicemente sfiga. Mettetevela via.
CHE COS’È LA CARTA DEI DIRITTI DEL PASSEGGERO?
Precisiamo una cosa: TUTTE e dico TUTTE le compagnie aeree hanno il dovere di tutelare il passeggero in caso di overbooking e di attenersi al Regolamento (CE) 261/2004 . La carta dei diritti del passeggero (che vi deve essere sempre consegnata in questi casi) è un documento che illustra , appunto, i vostri diritti, ciò che dovete aspettarvi da parte della compagnia aerea. Sul sito dell’ENAC ne trovate una copia scaricabile.
A COSA HO DIRITTO IN CASO DI OVERBOOKING?
Innanzitutto le compagnie aeree devono verificare che tra i passeggeri non ci siano volontari che si offrano, spontaneamente, di rinunciare al volo in overbooking e posticipare la loro partenza. Nel caso la compagnia non riesca a trovarne nessuno, i passeggeri a cui viene negato l’imbarco hanno diritto a:
- Un compensazione pecuniaria calcolata in base alla tratta
- 250 euro per tratte inferiori o pari a 1500 km (voli intracomunitari)
- 400 euro per tratte superiori a 1500 km (voli intracomunitari)
- 250 euro per tratte inferiori o pari a 1500 km (voli internazionali)
- 400 euro per tratte comprese tra 1500 e 3500 km (voli internazionali)
- 600 euro per tratte superiori a 3500 km (voli internazionali)
- Rimborso del prezzo del biglietto della tratta non effettuata (nel caso decideste di non partire e va a sommarsi all’indennità che vi spetta a prescindere)
- Riprotezione, termine tecnico per dire che avete diritto ad essere riprenotati su un altro volo, che vi porti a destinazione, il prima possibile (ma ciò può voler dire anche in date successive)
ALCUNE PRECISAZIONI SULL’OVERBOOKING:
- Le compagnie low cost, solitamente, riproteggono solamente sui voli gestiti da loro, non aspettatevi che prendendo Easyjet sarete riprenotati su Alitalia o su altre compagnie di linea, non è possibile.
- Le compagnie di linea possono riproteggere su altre compagnie di bandiera con cui hanno accordi (Skyteam, One World, Star Alliance)
- Verrete riprotetti sul primo volo disponibile, ciò significa che se quel giorno esiste un volo per la vostra destinazione ma è pieno non partirete con quello, ma con il prossimo che abbia posti liberi.
- In caso di partenza in giorni successivi a quello previsto, la compagnia aerea si prenderà carico di organizzare per voi un pernottamento in albergo fino alla data della partenza.
COME EVITARE L’OVERBOOKING
Ho detto che essere vittima dell’overbooking è sfiga, niente di più vero, ma si può cercare di aggirare il problema facendo il check-in online (in questo articolo vi spiego come) e assicurarvi che vada a buon fine. Sulla carta d’imbarco deve apparire il vostro posto a sedere, se questo non avviene, c’è qualche problema (a meno che la compagnia aerea non preveda il free seating).
L’overbooking é una procedura legale, le incazzature servono a poco e, se informati, riuscirete a vivere meglio la vostra vacanza anche con un piccolo inconveniente nel mezzo e, mal che vada, con minimo 250 euro in più in tasca. Se vista così non é nemmeno così male, no?