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Paciarela fritta e qualche informazione sui vari olii

Da Benedettamarchi

Comincio a sentire il canevale? Sarà che l'altra volta ve l'ho proposta in versione nude? Sarà che ne avevamo tutti voglia a casa della versione fritta e un pezzettino per uno non può fare così male! ;)

Paciarela fritta e qualche informazione sui vari olii

teglia da forno WALD


In più ho pensato di approfittare di questo post pe raccontarvi qualcosa sugli olii e sui loro impieghi più opportuni.
Ovviamente un post è poco spazio per dire tutto quindi cercherò di sintetizzare le info meno comuni con un occhio attento alla praticità. Magari tutte voi sapete già tutto quello che vi racconterò, o magari no,  quindi io ve lo racconto lo stesso e se avete altre informazioni, raccontatele voi a me! Perchè come dico sempre la conoscenza (anche se ancora piccolina per quel che mi riguarda) va condivisa altrimenti si perderà per sempre... (altrimenti perchè avere un blog no? ;) )
La ricetta della paciarela la trovate qui, mentre per farla in versione fritta....
Per friggerla, tagliatela a pezzetti di 1 cm per 5 di lunghezza e quando l'olio evo sarà ben caldo immergetele per 1 minuto, poi giratele dall'altro lato e "asciugate" su carta assorbente, levando più olio possibile. Mi raccomando state attente durante la frittura in quanto essendo umida la paciarela, tenderà a schizzare, quindi munitevi dell'apposito para-schizzi.

Paciarela fritta e qualche informazione sui vari olii

teglia da forno WALD


gli Olii - modi d'uso:


L'olio d'oliva: è forse l'olio per eccellenza sulle nostre tavole e solo per lui servirebbe non un post ma un blog intero! ^_^
In breve (brevissimo) esisteno tantissimi tipi di oli, ognuno unico per la sua personalità, dolci e delicati, aromatici, fruttati, densi e penetranti. 
Gli olii più delicati (provenienza nord Italia, ma anche provincia di Latina), sono adatti alle verdure lessate, ai pesci al vapore e alle salse.

Paciarela fritta e qualche informazione sui vari olii
Gli olii più saporiti invece (provenienza Grosseto, Trapani ecc..) sono indicati più per condire legumi, zuppe e verdure crude dal sapore forte (es. carciofi e finocchi).
Per la cottura sono solitamente consigliati gli olii più delicati, ma per particolari abbinamenti aromatici si possono utilizzare anche olii dal sapore più marcato (es. un olio saporito come quello barese si abbina bene a piatti di pesce).
Non solo la varietà del frutto ma anche il periodo di raccolta delle olive ne influenza le caratteristiche: il miglior momento è quello della "maturazione tecnica", passato tale periodo si passa a una "maturazione fisiologica" che porta a un olio più dolce, più acido e povero organoletticamente.
Paciarela fritta e qualche informazione sui vari olii
Anche il colore dipende dai fattori sopracitati.
Caratteristica che suddivide gli olii d'oliva in categorie ben precise è l'acidità:
- Olio Extravergine d'Oliva: massimo acidità 0,8g per 100g;
Olio Vergine d'Oliva: massimo acidità 2g per 100g;
Olio d'Oliva: massimo acidità 1g per 100g; (processo chimico)
- Olio di sansa d'Oliva: massimo acidità 1g per 100g; (tagliato con olio di sansa)
Il metodo di raccolta migliore è quello a mano, più costoso e impegnativo perchè i sistemi di macchinazione potrebbero danneggiare le olive che per un buon prodotto, vanno sempre raccolte ancora attaccate alla pianta (e mai quelle da terra!).
Vediamo qualche olio "famoso":
_ Olio di Brisighella DOP: fruttato con sentori vegetali che ricordano il prezzemolo e il pomodoro è perfetto per preparazioni a base di pesce e per le fritture.


Olio Venedto DOP: si differenzia rispetto alle aree di produzione, ma in generale possiamo dire che sono olii di media intensità, leggermente fruttati; da abbianre a pesce e verdure.


Olio del Garda DOP: Bresciano, Trentino, Orientale. Sono olii delicati, leggermente fruttati; ottimi su verdure cotte e piatti di pesce.


Olio Tergeste DOP: lievemente piccante, ottimo a crudo su insalate e pesci bolliti oppure in cottura per verdure e primi piatti a base di riso.


Olio Colline di Romagna: non troppo strutturato, ideale per piatti di media struttura come il pesce e le carni bianche, al forno o alla griglia


Olio d'Oliva Extravergine di Arnasca: il sapore ricorda un pò il pinolo, perfetto per piatti di pesce e formaggi freschi


Olio Terre di Siena: dal profumo erbaceo, al gusto risulta fruttato con note amarognole e piccanti. Ottimo a crudo sulla bruschetta o per i fritti


Olio di Lucca DOP: più delicati di altri olii toscani, per piatti di pesce, minestre di cereali e bruschette


Olio del Chianti Classico DOP: dal colore verde e dal sapore piccante (e qualche nota di carciofo) si sposa perfettamente con la bistecca alla fiorentina


Olio Apruntino Pescarese DOP: bassa acidità, perfetto per piatti di pesce come il brodetto alla pescarese


Paciarela fritta e qualche informazione sui vari olii
Olio Pretuziano delle colline Teramare DOP: dal gusto ricco che ricorda l'oliva matura, si abbina bene a piatti saporiti come zuppe, ragù e carni al forno


Olio del Molise DOP: molto diversi da zona a zona sono esaltati in piatti semplici come i tipici maccheroni con la mollica
Olio Umbria DOP: fruttato e lievemente piccante esalta i suoi aromi nel consumo a crudo
Olio Sabina DOP: olio di grande pregio, dal gusto vellutato e fruttato si sposa bene con piatti saporiti (come primi piatti con pancetta o frattaglie)


Olio Tuscia DOP: fruttato con nota piccante-amara, perfetto per piatti a base di legumi e carni alla cacciatora


Olio Colline Pontine DOP: profumo delicato, sapore lievemente piccante; ottimo con verdure a crudo, in cottura, perfetto con i carciofi


Olio di Canino DOP: gusto deciso e intense note aromatiche. Perfetto per condire la pasta fatta in casa


Olio Terra di Bari DOP: vi sono molte varietà dai più ai meno fruttati, fino a quelli amarognoli con un sentore di mandorla
Olio Collina di Brindisi DOP: molto dolce rispetto ad altri olii pugliesi, perfetto per i carpacci di pesce


Olio Alto Crotonese DOP: olio calabrese delicato, indicato per la saporita gastronomia locale
Olio di Bruzio DOP: dall'aroma fruttato, diverso da sona a zona, si abbina bene sulle verdure e per i primi a base di frutti di mare
Olio Dauno DOP: mediamente fruttato con una nota amaro-piccante, ottimo sia a crudo che in cottura per piatti come zuppe, carne e pesce alla brace
Paciarela fritta e qualche informazione sui vari olii
Olio del Cilento DOP: gusto tenue ma ricco di note aromatiche; perfetto per insalate di campo, legumi e grigliate di pesce
Olio Terra d'Otranto DOP: molto aromatico, è l'ideale per per primi piatti, verdure bollite e secondi di una certa consistenza
Olio Irpinia Colline dell'Ufita: dalle note amaro-piccanti, si presta per zuppe e pastasciutte
Olio Lametia DOP: versatile e dal gusto delicato; perfetto a crudo su piatti di pesce e insalate, oppure per la cottura o per la coservazione sott'olio
Olio Valle del Belice DOP: dai sentori erbacei di carciofo e pomodoro, valorizza il cous cous di pesce o il pesto alla trapanese
Olio Monte Etna DOP: lievemente piccante e amarognolo, ottimo per il pesto con i pistacchi di Bronte
Olio di Sardegna DOP: olii molto fini, con caratteristiche differenti in base alla zona di produzione. Indicati pe zuppe di pesce, fritture e carne d'agnello.


Olio evo quindi si presta per qualsiasi uso, dalla frittura, alla cottura, al condimento a crudo.
Potete inoltre utilizzare le varietà più delicate nelle preparazioni di dolci soffici in sostituzione all'olio di semi.
Gli altri olii: 
Ricordiamo innanzitutto che il monoseme garantisce sempre maggior qualità rispetto ai semi misti.
Paciarela fritta e qualche informazione sui vari olii
Se si parla di cottura, ogni olio ha il suo "punto di fumo" che non andrebbe mai superato in quanto sorpassato tale limite, diventa nocivo per l'organismo.
L'olio con il punto di fumo più elevato, e quindi più adatto a frittura, è l'olio evo (210°C), seguito da quello di arachidi (180°C) che può essere un buon compromesso dato il prezzo elevato dell'olio evo.
I meno adatti alla frittura, sono l'olio di soia e quello di mais; che invece presentano buoni requisiti nutrizionali se utilizzati a crudo.
Altri olii di pregio sono l'olio di noci e nocciole che mantengono l'aroma del frutto e si prestano a crudo per condire insalate o per la preparazioni di dolci.


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