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Padelle e Sgrassatori

Da Femminileplurale

Padelle e SgrassatoriIn questi giorni ho visto due pubblicità che mi hanno molto colpito. Principalmente (e ovviamente) per l’immagine e il trattamento riservati alla donna. La prima è la pubblicità di una nota marca di prodotti per la casa. Ambientata in un lontano regno delle fiabe, diversi cavalieri si sottopongono ad una sfida, premio in palio: la corona. Oggetto della sfida: sgrassare un magico pentolone.

Ci riesce un solo cavaliere, usando il fantomatico prodotto, ma (colpo di scena finale) il cavaliere è una lei, e frase finale: – E il cavaliere venne incoronato (attimo di pausa) REGINA! –. Il Cavaliere si toglie l’elmo e si rivela una donna.

Il secondo spot pubblicizza l’arrivo sul digitale terrestre di un nuovo canale gemello di Italia 1, che si chiamerà Italia 2. C’è un uomo in cucina, che sta cucinando, arriva una donna che ricalcando la pubblicità della rete dice – Italiaa… – . A questo punto l’uomo prende una padella, la sbatte in faccia alla donna, che non si vede più nell’inquadratura (probabilmente cade a terra, almeno tramortita).

L’uomo con aria seria ma trionfante, fa il segno due con la mano (che però è lo stesso segno della V di vittoria). Scena finale: schermo nero con su scritto Italia 2 e uno slogan ad effetto. Purtroppo non sono riuscita a trovare il video su YouTube o sul sito della Mediaset, e non ricordo lo slogan finale).

Queste due non sono pubblicità esplicitamente sessiste, non si vedono pezzi di corpi messi in bella mostra, ma evidentemente c’è qualcosa di sotteso, di subdolo che traspare.

Padelle e Sgrassatori

Pubblicità Pari Opportunità Torino - Clicca sull'immagine per vedere lo spot

Per evitare di essere considerata una femminista complottista che vede il marcio ovunque, dico che con questo post non ho intenzione di condannare queste pubblicità come sessista l’una e violenta l’altra. Da un lato credo che la violenza e il sessismo siano altro, dall’altro però penso che anche dalle piccole cose (come due pubblicità di dubbio gusto) possano veicolare un messaggio.

Credo sia importante, per lo meno, renderci consapevoli di due cose. In primo luogo di come spesso molte pubblicità impieghino ancora stereotipi vecchi come il mondo, vedi donna che sgrassa pentoloni incrostatissimi. In relazione alla pubblicità di Italia 2, qualcuno potrebbe obiettare che è solo uno spot che vuole far ridere… Bene, potrei essere d’accordo, ma mettiamo al posto della donna un signore anziano, mettiamoci un bambino, forse anche con un altro uomo non sarebbe stato poi tanto divertente. Ma con le femmine si.

Per quanto riguarda la pubblicità del pentolone invece, sarebbe stata una bella occasione per far vedere, almeno una volta nella tv italiana, un uomo che sgrassa una pentola, ma purtroppo questo non è ammesso, siccome la donna è la REGINA della casa, le pulizie sono affaracci suoi. Ci sono paesi europei, tipo la Svezia, in cui è obbligatorio che a pubblicizzare prodotti per la casa siano gli uomini, per infondere l’idea di una parità totale in tutti gli ambiti della vita, anche quello domestico.

Ma il problema è che l’Italia è un paese arretrato culturalmente e infinitamente pigro. Mi viene in mente un’altra pubblicità che a suo tempo mi lasciò perplessa (che però non era prodotta in Italia), quella della Swiffer, in cui un gomitolone di polvere gigante suona alla porta, un uomo va ad aprire, e visto l’ospite, dice: – Cara, è per te – . Se fosse stato mio marito, avrei messo alla porta lui e mi sarei tenuta il gomitolone gigante!


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