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Padrini a casa nostra

Creato il 06 aprile 2012 da Tnepd

Robinson

[Questa sera alle 21 su Rai Tre torna Robinson, il programma di Luisella Costamagna impreziosito dalle battute di Spinoza. Si parlerà di cultura e ovviamente delle ultime vicissitudini della Lega, con un’ospite d’eccezione: Marco Travaglio. Se volete seguire la diretta insieme a noi spinoziani, ci trovate in chat e su Facebook. Ci vediamo tra poco!

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La Lega nella bufera. Una tragedia se le sei sottovento.

Umberto Bossi si dimette. Tanto con quello che guadagna il figlio…

Bossi: “Me ne vado perché sarei di intralcio”. Alla fuga.

(Berlusconi non è più presidente del Consiglio, Fede è stato licenziato, Bossi si è dimesso: qualcuno deve aver trovato il genio della lampada)

Bossi è stato per venticinque anni un protagonista della vita politica italiana. Ce lo ricordano per umiliarci.

Dopo anni di eversione e razzismo, la Lega si gioca la credibilità per i soldi. È come rimproverare Jack lo Squartatore per l’alito cattivo.

Fa un certo effetto pensare alla Lega senza Bossi. È quasi come pensare al Pd con Bersani.

Ora un triumvirato. E mo’ sono cazzi per Cartagine.

Tra i nuovi leader Manuela Dal Lago, già presidente della provincia di Vicenza. La persona giusta per una gatta da pelare.

Sulla Lega l’ombra della ‘ndrangheta. Ma anche viceversa.

(Oggi tutti a dire che i leghisti sono ladri. Ma vi siete già scordati di quanto sono stronzi?)

Denaro pubblico ai figli del capo. Pare sia un’usanza celtica.

Si denuncia la sottrazione di denaro pubblico per l’istruzione di Renzo Bossi. Ma è palese che il fatto non sussiste.

(I soldi della Lega venivano destinati all’istruzione di Renzo Bossi. Ma quanti cazzo pensavano di averne?)

In una intercettazione si parla delle cattive frequentazioni di Renzo Bossi. È il racconto del pranzo di Natale.

(Se cinque anni fa mi avessero detto che Renzo Bossi sarebbe stato la causa del crollo della Lega avrei risposto: “Grazie al cazzo!”)

Maroni: “Abbiamo chiesto a Bossi di ripensarci, ma è stato irremovibile”. Poi si è accorto che lo guardava dal lato sbagliato.

Milioni di euro distratti per fare investimenti a Cipro e in Tanzania. Chissà Bossi cos’aveva detto veramente.

“Non abbiamo nulla da nascondere”, ha detto il tesoriere Belsito. È già tutto al sicuro.

Belsito avrebbe nascosto del denaro sporco persino nel cappello. Non solo dileggiano la Costituzione, ma pure Magritte.

Sei milioni di euro per le esigenze della famiglia Bossi. Però guardate che biblioteca.

Umberto Bossi è ancora incredulo: “Mio figlio si sta laureando. Mi ha fatto vedere i pensierini”.

Sembra che la linea della Lega sia quella di far passare Bossi per un incapace. È quella che comporta meno sforzi.

Bossi: “Denuncerò chi ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare la mia casa. E anche il tizio che mi sta cagando nei calzoni”.

Indagine sulla Lega, spunta il nome di Berlusconi. Nella bibliografia.

(C’è chi si stupisce che in questa inchiesta sia coinvolto Berlusconi. È come meravigliarsi che dopo un terremoto si faccia il nome di Mercalli)

La responsabile amministrativa della Lega rivela: “Renzo sulla macchina aveva la paletta”. Gli serviva quando portava il padre ai giardinetti.

L’ufficio della segretaria di Bossi è stato perquisito dai carabinieri del Noe. I leghisti portati via a coppie.

Gli agenti hanno sequestrato numerose carte e alcuni computer. Che servivano a fermarle.

In via Bellerio i militanti urlano: “Buffone, giuda”. Sono i primi nomi per le primarie.

Alla sede del partito la folla esprime solidarietà al leader. Intanto spunta il file “Folla che esprime solidarietà”.

Interrogata Nadia Degrada, la responsabile dei gadget del carroccio. “Come le è venuto in mente Calderoli?”.

La moglie di Bossi è appassionata di magia nera. Ma i suoi incantesimi funzionano a metà.

Berlusconi garantisce per Bossi. Rovinando tutta la suspense.

L’ex premier è con Bossi: “Sono certo della sua innocenza”. Chissà che faccia farà quando lo vedrà camminare bene improvvisamente.

Alfano: “Il Pdl resterà vicino a Bossi e ai suoi familiari”. Devono aver chiesto la cella accanto.

Tosi garantisce: “Bossi avrà sempre un ruolo nel partito”. L’importante è imbalsamarlo subito.

Renzo Bossi messo alle strette dagli inquirenti: “Firmi qui”.

A Trapani nuovo sbarco di clandestini. Ora però non cambiate discorso.

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