Con la firma del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che riguarda il
Il sindaco Fassino con l’allora Presidente del Consiglio Monti
pagamento dei debiti delle PA, entrando così in vigore da ieri. Tuttavia, non scatterà in automatico su tutto il territorio nazionale: ovviamente, verranno ripagate prima le imprese che hanno sede nei Comuni che dispongono di maggiore liquidità. Secondo quanto previsto dal provvedimento, gli enti locali possono sbloccare subito il 13% di quanto avevano in cassa al 31 marzo.
Tra i Comuni che al momento non sono in grado di sbloccare i pagamenti, c’è anche Torino. Il motivo è ovvio: mancanza totale, o quasi, di liquidità. Nulla di nuovo sotto il sole: non è di oggi, infatti, che il capoluogo piemontese presenta un bilancio negativo, che attualmente si aggira intorno ai 3 miliardi di euro di debiti.
Per tutte le città che si trovano in questa situazione devono richiedere le somme di cui hanno bisogno direttamente al ministero dell’Economia. La richiesta va fatta in via telematica, tramite il sistema web della Ragioneria generale dello Stato, entro il 30 aprile, dopodiché il dicastero avrà 15 giorni per definire gli importi dei prestiti, attraverso uno speciale decreto che dovrà essere emanato entro il 15 maggio.
A dover ripagare i debiti, accumulati fino adesso nei confronti delle imprese, non sono soltanto i Comuni. Il provvedimento, infatti, riguarda anche le Regioni: che dovranno sborsare una somma di 1,4 miliardi.
di Giulia Bonaudi.
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