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Pan di ramerino

Da Laangie
Pan di ramerino
Appena ho letto il nuovo tema del contest de "Il Molino Chiavazza"- I pani della tradizione - ho subito pensato a questi panini, che rientrano più nella categoria del pane (la base è proprio la classica pasta di pane) che non in quella dolce.
E ci tenevo così tanto che mi sono messa subito a farli.
Ci tenevo per varie ragioni:
1. mi piacciono molto (mai fatti e sempre comprati dal fornaio!),
2. Essendo una ricetta, sì semplice, ma anche particolare e non (penso) molto conosciuta al di fuori della Toscana mi piaceva l'idea di "espandere il verbo della Toscanità" e farvela conoscere.
3. Forse è una delle cose che mi ricorda di più mia nonna. Ne andava pazza, negli ultimi anni, quando non poteva più uscire di casa, ci chiedeva di comprarli e li mangiava subito, ancora tiepidi del forno.
Me la ricorda anche perchè lei, per indicare delle grosse narici diceva "sono grosse come pan di ramerini", ho cercato in giro per capire se questo fosse un suo personalissimo modo di dire oppure fosse di uso "comune" a Firenze, ma non ho trovato ancora riscontri.
Ora, per  tornare seri, un po' di storia è d'obbligo:
L'origine  di questi profumati e fragranti panini ci riporta all'epoca medievale, dove erano tradizionalmente legati al periodo pasquale, tanto che venivano venduti nei forni e dai venditori ambulanti alle donne all'entrata della chiesa, solo il giovedì e il venerdì santo.
I fornai incidevano sulle pagnotte una croce per aumentare la connotazione religiosa del panino, che assumeva così un simbolo di devozione, un po' come le uova di Pasqua o il pane benedetto di sant'Antonio.
I tagli, comunque, servono soprattutto a migliorarne la lievitazione.
Oggi, invece, si può trovare in ogni periodo dell’anno e l'impasto non ha mai subìto cambiamenti nel corso del tempo, ed è una bellissima cosa perchè (troppo) spesso, si apportano cambiamenti solo per venire incontro ai "nuovi" gusti delle persone.
Invece le ricette tradizionali, per me, dovrebbero rimanere sempre le stesse.
Ma, se proprio non potete venire a Firenze a gustarli... potete farlo a casa vostra! :)
Gli ingredienti sono sono pochi ma essenziali: semplice pasta di pane, qualche rametto di ramerino (altrimenti detto rosmarino), uvetta e un buon olio (non troppo pesante e sapido), meglio toscano, ovviamente!

Pan di ramerino

Crosta croccante lucida e interno morbido e profumato


Ingredienti:

1 fase:

Per la pasta di pane:
350 gr di farina
150 ml circa di acqua tiepida
1 cucchiaino di zucchero
15 gr di lievito di birra
Sciogliete il lievito nell'acqua con 1 cucchiaino di zucchero e lasciate riposare qualche minuto.
Impastare con la farina e lasciate lievitare fino al raddoppio.
2 fase:  
Pasta di pane già lievitata
120 gr di uvetta (ammollata in acqua tiepida)
Rosmarino
2 cucchiai di zucchero
Olio e.v.o.
Come si fanno:
In un tegamino scaldate 5 cucchiai d'olio con il rosmarino.
Spegnete prima che inizi a friggere. Lasciate insaporire e intiepidire.
Con un colino filtrate l'olio  sulla pasta di pane e lavoratela insieme allo zucchero, del rosmarino fresco e l'uvetta ammollata e strizzata.
Dividete l'impasto in 5/6 pagnottelle (a me ne sono venute 5 di circa 120/125 gr l'una).
Incidete la superficie con dei tagli o croce e lasciare riposare circa 30/40 minuti.
Spennellate con dell'olio (o dell'uovo leggermente sbattuto, o un'altra alternativa un po' di latte tiepido), aggiungete altro rosmarino  e fate cuocere a forno già caldo a 200° per una mezz'ora.
Note:
Se volete, una volta cotti potete spennellarli con uno sciroppo fatto con 3 cucchiai di acqua e 1,5 di zucchero, così diventeranno belli lucidi.
Pan di ramerino

Pan di ramerino

Prima fase dell'impasto

Pan di ramerino

Uvetta e olio aromatizzato al rosmarino

Pan di ramerino

Olio  aromatizzato e 2 fase dell'impasto

Pan di ramerino

Pagnottelle pronte per la 2° lievitazione e incisione a croce


Pan di ramerino

Ricetta stampabile!


Partecipo al contest di Il Molino Chiavazza -  I pani della Tradizioni.
Pan di ramerino



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